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Gtt respinge domanda di lavoro di autista congolese, ma il giudice la condanna per discriminazione

Gabriele Farina

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gttGtt respinge la domanda di lavoro di un cittadino congolese residente a Torino perchè extracomunitario ma il tribunale ritiene dicriminatorio questo comportamento e condanna l’azienda di trasporto pubblico di Torino. I fatti risalgono al 2010, quando Wilfred Nanitelamio presenta domanda per partecipare alla selezione e diventare autista di bus Gtt. Nanitelamio è cittadino congolese, vive in Italia dal 2003, ha lo stato di rifugiato dal 2004 ed ha sposato una donna italiana nel 2010. Insomma avrebbe tutte le carte in regola per partecipare, ma Gtt rifiuta la sua domanda perchè chi non ha la cittadinanza di un paese europeo non è ammesso ai concorsi pubblici. In realtà Gtt fa riferimento addirittura ad un regio decreto del 1931 che permetteva di partecipare a bandi di concorso solo alle persone in possesso della cittadinanza italiana. Una legge vetusta ed in contrasto con le normative europee successive, che peraltro Gtt ha arbitrariamente esteso alla cittadinanza europea. Ed infatti l’ordinanza del tribunale “accerta e dichiara il carattere discriminatorio del comportamento di Gtt consistente nel richiedere la cittadinanza comunitaria europea” e la condanna al pagamento delle spese legali sostenute dalla controparte, duemila euro. Intanto però Nanitelamio ingrossa la schiera dei disoccupati.

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