Cronaca
Elena Romani verrà risarcita per ingiusta detenzione: per lei 80 mila euro
La Corte d’appello di Torino ha accolto la richiesta di risarcimento presentata da Elena Romani per ingiusta detenzione. La donna fu accusata dell’omicidio della figlia Matilda di 22 mesi, uccisa nel 2005 a Roasio, e poi assolta con formula piena. Elena Romani trascorse però 118 giorni in carcere e sei mesi agli arresti domiciliari e per questa detenzione aveva chiesto un risarcimento di 180 mila euro. La Corte d’appello le ha riconosciuto un risarcimento di 80 mila euro, sancendo definitivamente l’innocenza della donna e chiudendo il caso anche dal punto di vista amministrativo. Nonostante il risarcimento sia minore di quanto chiesto, sono soddisfatti gli avvocati della Romani: “La decisione della Corte è un ulteriore sigillo a chiudere un’inchiesta che cercava una Medea a tutti i costi. Invece c’era soltanto una madre disperata, che andava a piangere sulla tomba della sua bambina”.
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