Cronaca
Il comune di Beinasco esclude responsabilità nelle indagini sulla variante di Borgaretto
Il sindaco di Beinasco, Maurizio Piazza esclude ogni responsabilità sua e del Comune in relazione sulle indagini in corso sulla variante di Borgaretto all’interno dell’indagine sui presunti appalti truccati per il restauro delle regge piemontesi. Nei giorni scorsi la Provincia di Torino ha sostenuto di non aver mai voluto concludere il collaudo della variante di Borgaretto perché dai carotaggi effettuati dai tecnici erano emerse gravi irregolarità. La Provincia ha anche deciso di costituirsi parte civile quando avrà fatto il suo corso l’inchiesta avviata dalla magistratura. In una nota Maurizio Piazza scrive:
L’indagine sui presunti appalti truccati alla Reggia di Venaria ha acceso sospetti anche sull’esecuzione dei lavori per la realizzazione della Variante di Borgaretto. Deve essere chiaro che il processo di progettazione e realizzazione di tale opera è stato interamente gestito dalla Provincia di Torino, che ha appaltato i lavori, si occupa di seguire il cantiere e di effettuare tutti i controlli e le verifiche del caso, dalla direzione lavori, ai carotaggi sull’asfalto, fino al collaudo.
Il Comune di Beinasco non aveva alcuna possibilità d’intervenire in nessuna procedura di progettazione, direzione e realizzazione dei lavori. Tanto meno il sindaco, nell’esercizio delle sue funzioni pubbliche, avrebbe potuto formulare atti che potessero incidere su questi elementi. Non esistono, né potevano esistere, atti di competenza del sindaco o degli organi del Comune di Beinasco capaci di produrre un qualche effetto sugli appalti e sui lavori che ad oggi paiono essere oggetto di indagine da parte dell’autorità giudiziaria.Anche l’ipotesi di un mio personale coinvolgimento, in riferimento alla supposta stipula di polizze della mia agenzia di assicurazioni relative alla ditta Les, che ha eseguito i lavori della Variante vincendo l’appalto provinciale, è da escludere completamente: come hanno potuto constatare i carabinieri non esistono contratti assicurativi, né preventivi intestati alla Les presso la mia agenzia.
Per tali motivi e per la natura ipotetica e non evidenziata delle accuse mosse nei miei confronti nel provvedimento di garanzia che cita: “un interessamento di natura e oggetto ancora da approfondire per favorire gli interessi della Les” in ambito connesso all’esercizio delle mie funzioni pubbliche, ho già formulato formalmente la richiesta di essere ascoltato dal magistrato il prima possibile, per poter far chiarezza sulla mia posizione e definire la mia completa estraneità ai fatti.
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