Cronaca
La storia del cantiere dell’hotel di Rondissone dove è morto Davide Giovannini
La disgraziata morte di Davide Giovannini in un cantiere in disuso a Rondissone ha riportato all’attenzione il problema dell’accesso ai tanti cantieri in disuso. Il cittadini del comune che si trova a una trentina di chilometri da Torino sono rimasti senza parole per la vicenda. Secondo loro è stata una bravata che è costata molto cara a uno dei loro ragazzi. Ora si sta già pensando di lavorare nelle scuole per far capire agli studenti la pericolosità di certi atti, per prevenire altre incursioni. Ma ora Davide non c’è più. Lo scheletro dell’albergo mai concluso da più di 30 anni a Rondissone è visibile da quelli che passano dalla circonvallazione del comune. Si tratta di una storia vecchia. il cantiere partì con l’idea di realizzare un hotel in posizione strategica dato che a Rondissone da anni si stava attestando la barriera principale della Torino – Milano. Poi però quando i lavori avevano concluso il solo scheletro di cemento armato, i costruttori fallirono e tutto si fermò. Intorno al cantiere sono cresciute le piante, quasi a nasconderlo ai cittadini di Rondissone. L’area è stata negli anni ceduta a un’immobiliare che l’ha recintata ma evidentemente non è bastato. Ora lo scheletro dell’hotel di Rondissone dovrebbe cercare di capire se avrà un futuro: Nel frattempo a Rondissone un altro hotel è stato costruito e lavora pure bene.
Iscrivi al canale Quotidiano Piemontese su WhatsApp, segui la nostra pagina Facebook e continua a leggere Quotidiano Piemontese