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Ambiente

L’amianto del grattacielo della Regione è finito alla Reggia di Venaria?

Gabriele Farina

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grattacielo-fuksas-regioneL’inchiesta sugli appalti truccati per il restauro della Reggia di Venaria ha aperto un filone decisamente inquietante. A Venaria sarebbe stata portata terra contaminata da amianto estratta dal cantiere del grattacielo della Regione e che invece avrebbe dovuto essere smaltita come rifiuti speciali. L’inchiesta parte da alcune intercettazioni in cui si parla di movimentazioni di terra contaminata. La società Les srl, guidata da Claudio Santese e Ezio Enrietti, ha ottenuto in subappalto per 3 milioni e mezzo di euro la rimozione della terra nel cantiere del grattacielo, dalla società Trp, di cui è presidente Paolo Rosa, indagato per truffa e falso. Quella terra però è contaminata dall’amianto (anni di lavoro delle aziende che erano presenti su quel terreno) ed andrebbe smaltita come rifiuto pericoloso. Solo che la Les ha anche in appalto la costruzione dei parcheggi sotterranei a Venaria in associazione con la società di Caserta Edil Atellana e con un ribasso del 52,05%, sfrutta il possesso della terra di recupero per giustificare lo sconto. Così pare proprio che la terra malata sia finita sotto la Reggia di Venaria. L’assessore Gilberto Pichetto annuncia: “In questa fase non voglio fare valutazioni sui funzionari. La Ferreri ha offerto le dimissioni, valuteremo se accoglierle. Ricchiardi è stato sospeso. In ogni caso, come Regione abbiamo deciso di adottare una serie di misure cautelative con una giunta straordinaria. La gestione di tutti gli atti relativi al cantiere passa dalla Direzione Patrimonio al capo di Gabinetto. E Giorgio Lucco affiancherà la Ferreri come vicedirettore. Inoltre stiamo valutando di costituirci come parte civile”.

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