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Presentati i dati sulla terapia del dolore in Piemonte

Redazione Quotidiano Piemontese

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ospedale-sanitaSono stati presentati i risultati del progetto Link Up, un’indagine condotta dall’associazione Vivere senza dolore nel primo semestre 2013. Ha spiegato Marta Gentili, presidente dell’associazione Vivere senza dolore: “L’indagine ha coinvolto oltre 1.300 pazienti e si è concretizzata in due tipologie di questionari rivolti ai medici di medicina generale e ai 15 centri di terapia antalgica diffusi a livello nazionale”. L’accesso spontaneo dei pazienti ai centri di terapia del dolore è pari al 46% dei casi in Italia (34% in Piemonte) mentre solo il 41% dei pazienti è inviato dal medico di famiglia (il 66% dei casi in Piemonte). Ciò significa che in Piemonte il 25% dei pazienti in più rispetto alla media italiana è valutato da un medico prima di essere indirizzato a un centro specialistico. 

Quanto alle patologie per cui si richiede l’intervento dell’algologo, le più frequenti sono lombalgia e lombosciatalgia (31,7% media Italia contro 34,3% in Piemonte), dato che evidenzia la necessità di formazione del medico di famiglia nell’affrontare tipologie di dolore difficilmente diagnosticabili come il dolore neuropatico e nel definire il più adeguato approccio terapeutico.
Una maggiore collaborazione fra medici di famiglia e centro specialistico, e quindi un migliore funzionamento fra territorio e ospedale, si riscontrano nel dato che misura la percentuale con la quale i centri rinviano al medico di medicina generale il paziente dopo aver impostato la terapia adeguata: il dato italiano è pari al 17% mentre in Piemonte sale al 32,7%.

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