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Ambiente

Il Tar blocca la caccia in Piemonte: annullata la stagione venatoria 2013-2014

Redazione Quotidiano Piemontese

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cacciatoreCon una ordinanza depositata venerdì 13 settembre 2014 il Tar del Piemonte ha accolto tutti i rilevi  avanzati dalle associazioni Lac, lega per l’abolizione della caccia e Pro Natura e ha sospeso il calendario venatorio 2013-2014 e tutti gli atti ad esso collegati, compresi i provvedimenti riguardanti la caccia di selezione agli ungulati, la caccia della  fauna alpina, i criteri di ammissione dei cacciatori, i periodi di prelievo alle specie migratrici.  L’apertura generale, prevista per il 29 settembre 2013, è di fatto cancellata. Le motivazioni del ricorso sono state tutte accolte dai giudici: mancanza del piano faunistico venatorio regionale, mancata effettuazione della valutazione d’incidenza ambientale, difetto di motivazione a superamento dei rilievi espressi dall’Ispra per la protezione di numerose specie.  

Per il Presidente della Sezione Piemonte della Lac Roberto Piana: “La mancanza della legge regionale abrogata lo scorso anno al solo scopo di impedire il referendum regionale ha sicuramente giocato un ruolo determinante.L’incapacità, la superficialità e la mancanza di rispetto delle regole poste a tutela della fauna selvatica caratterizzano la gestione regionale dell’attività venatoria dell’Assessore Sacchetto. Ora la Regione licenzi costui e ripensi a tutta la politica di tutela della fauna selvatica.”

L’assessore Claudio Sacchetto non si scompone: “La caccia non si fermerà, martedì presenterò in giunta la nuova delibera in grado di superare il problema”.

Il comunicato del capogruppo Pd Aldo Reschigna in una nota scrive: “La sospensiva è l’ennesima dimostrazione della superficialità e dell’insipienza con cui l’assessore Sacchetto affronta una questione così delicata per le numerose implicazioni correlate. Con il suo agire amministrativo scomposto e con la furbata della cancellazione della legge regionale sulla caccia, al posto di creare equilibrate certezze, Sacchetto ha portato una totale insicurezza nel comparto venatorio piemontese”.

Monica Cerutti di Sel ricorda : “Il ricorso delle associazioni ambientaliste contro la delibera con cui la Giunta Regionale aveva approvato il calendario venatorio per la stagione 2013/2014. Con l’ordinanza del TAR di oggi la caccia è ferma in tutto il Piemonte e l’apertura generale prevista per il 29 settembre 2013 è cancellata.Chiediamo all’Assessore Claudio Sacchetto un deciso cambio di rotta a favore della tutela dell’ambiente e che la smetta di inseguire elettoralmente la lobby dei cacciatori”.

Per Davide Bono del M5S: “Sacchetto si dimostra il peggior Assessore regionale: incoerente, incompetente ed arrogante.
Infatti dopo aver chiesto all’opposizione di aprire un tavolo di lavoro sulla nuova legge sulla caccia che doveva superare il vuoto normativo creato dal colpo di spugna effettuato per cancellare la materia oggetto di quesito referendario, decide in pieno agosto di richiamare in Aula il testo di legge, senza farlo più passare dalla Commissione. Troverà un “fuoco di fila” di emendamenti pronti ad accoglierlo. Gli unici spari che ci saranno per fortuna quest’autunno”.

 

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