Ambiente
Corso Marconi, ecco la delibera definitiva: zone 30, bike garage e altro. Novità largo Saluzzo. Ma i residenti non mollano: ”Al Tar per gli alberi”
Ed eccola, la delibera definitiva su corso Marconi e il suo parcheggio interrato. “Definitiva” a meno di scossoni provenienti dalle aule di tribunale, segnatamente da quella del Tar piemontese dove saranno depositate le oltre 5000 firme raccolte dai residenti avversi alla realizzazione dell’opera, per quanto sia molto fermo sulle proprie intenzioni l’assessore alla Viabilità, Lubatti, che dalla giunta a Palazzo di Città esce dichiarando “E’ l’ultima volta che se ne parla”. Non sarà così, giocoforza, a dispetto delle argomentazioni che poco dopo porta: “Non si tratte di costruire un posteggio, ma di riqualificare un corso, togliendolo in buona parte alle auto e regalandolo a pedoni e ciclisti, e senza spendere un euro”. Bonus emerso ieri: la risistemazione di largo Saluzzo.
Nel dettaglio, il parcheggio ospiterà 227 su due piani interrati, 3,38 milioni il costo tutto a carico di Gestinord, che ha vinto la relativa gara. Gestore che si accollerà anche le spese per le riqualificazioni del corso e del largo, complessivi altri 1,524 milioni. I controviali di corso Marconi diventeranno “zone 30 km/h”, con parcheggio a bordo marciapiede e stop, non più a lisca di pesce; la pavimentazione disegnerà dei gigli come continuità con le decorazioni del Castello del Valentino, a fondo strada. Il lato sud del vialone ospiterà la pista ciclabile bidirezionale, e soprattutto in testa alla strada, presso gli ingressi della metro, verrà realizzato il primo parcheggio coperto e protetto per le biciclette, come frequenti se ne vedono in altri Paesi d’Europa (un altro dovrebbe essere piazzato presso Porta Nuova). Ma resta il nodo, che fa infuriare i residenti, dei ben 59 alberi che saranno abbattuti (o – nel migliore dei casi – spostati altrove).
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