Cronaca
Caselli preoccupato per silenzio e sottovalutazione della situazione in Valle Susa
Il procuratore capo di Torino, Gian Carlo Caselli, si dice preoccupato per le violenze in Val di Susa: “per il silenzio e la sottovalutazione, se non peggio, di alcuni uomini della cultura, della politica e dell’amministrazione, ma anche dell’informazione, che non riescono forse a vedere come stanno davvero le cose e sono portati a considerare con comprensione gesti che invece sono di pura violenza. L’atteggiamento si iscrive nella pretesa, mai esplicitata, che la legge non debba essere applicata agli amici di certe correnti politiche, ma la legge è uguale per tutti, non si può far finta di niente. Un silenzio che diventa connivenza quando si ricostruiscono fatti precisi e concreti dandogli ricostruzioni false.Il movimento in sè e per sè non c’entra nulla con queste cose, ci sono persone perbene, mosse da istanze legittime, ma le azioni violente vanno respinte senza se e senza ma. Altrimenti si rischia di soffiare sul fuoco”.
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