Piemonte
Il piemontese Cardinal Bertone cerca una exit strategy con Papa Francesco
E’ evidente che fra Papa Bergoglio e il piemontese Tarcisio Bertone non corra buon sangue. Bertone che è stato Segretario di Stato durante il papato di Papa Ratzinger non ci sta a lasciare le cariche per finire nell’oblio, ma la divergenza di vedute con papa Francesco è evidentemente insanabile. E il braccio di ferro diventa acceso secondo il Fatto Quotidiano
Pranzo di fuoco per Bergoglio e Bertone. E non per le temperature estive di Castel Gandolfo. Il segretario di Stato di Sua Santità non vuole uscire di scena e ha chiesto al Pontefice un nuovo incarico. “Torno a Roma a svolgere i compiti che Papa Francesco, che è un vulcano inesauribile, ci assegna tutte le settimane per non dire tutti i giorni”. Così, qualche giorno fa, Bertone aveva salutato le montagne di Introd, in Valle d’Aosta, dove ha trascorso la sua ultima vacanza da “premier” del Papa, durata soltanto nove giorni, dopo aver accompagnato Francesco in Brasile per il suo primo viaggio internazionale. “Dopo questa ossigenazione nelle montagne della Valle d’Aosta – aveva aggiunto Bertone parlando con i giornalisti – spero di continuare il mio lavoro, il mio servizio, anche nelle calure di Roma”.
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Bertone, che il prossimo 2 dicembre compirà 79 anni, ha fatto notare a Bergoglio che il suo predecessore Angelo Sodano quando lasciò la guida della segreteria di Stato nel 2006 rimase decano del collegio cardinalizio, carica che ricopre tutt’ora all’età di 86 anni. Il porporato salesiano pensa a qualcosa di analogo per sé, ma la soluzione al problema l’ha offerta lui stesso a Papa Francesco. Benedetto XVI prima di lasciare il pontificato gli ha rinnovato per 5 anni, ovvero fino al 2018, la presidenza della commissione cardinalizia di vigilanza sullo Ior. Per il codice di diritto canonico, però, Bertone non potrà ricoprire questa carica fino alla scadenza naturale del mandato. Esso, infatti, prevede che al compimento degli 80 anni i porporati perdono il diritto di entrare in conclave e decadono automaticamente da tutti gli incarichi nella Curia romana. Tranne, ovviamente, se il Papa non dispone in modo diverso, ma limitatamente alla seconda parte della norma ecclesiastica. Ed è ciò che vuole Bertone: lasciare la segretaria di Stato, ma non la presidenza della commissione cardinalizia di vigilanza sulla banca vaticana.
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