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Imu 2017, Torino conferma le agevolazioni del 2016 per start up, cinema e proprietari che abbassano il canone
Aliquote, agevolazioni ed esenzioni su Imu e Tasi per l’anno in corso. Questa mattina l’esecutivo di Torino ha approvato le delibere che per i due tributi fissano criteri e percentuali per il loro calcolo e le eventuali riduzioni. Entrambi i provvedimenti passeranno nei prossimi giorni al vaglio delle Commissioni consiliari e del Consiglio comunale per la loro approvazione che accompagnerà il bilancio di previsione 2017.
Nessuna novità di rilievo rispetto al 2016. Non cambiano il quadro generale delle aliquote Imu (10,6 per mille sulle seconde case). L’imposta non si applica, come l’anno passato e ancora confermato dalla Legge di Bilancio 2017, all’abitazione principale e alle sue pertinenze (ad esclusione degli immobili di lusso), mentre per quanto riguarda le agevolazioni, Palazzo Civico ha previsto aliquote più basse per sale cinematografiche, start up e proprietari di alloggi o di locali commerciali che decidono di rivedere il contratto d’affitto, proponendo agli inquilini o, se si tratta di un negozio agli esercenti, una riduzione del canone di locazione.
Più nel dettaglio, per i proprietari di locali commerciali che, per andare incontro alle richieste degli affittuari, decidono di ricontrattare e abbassare l’importo del canone di locazione e per quelli che possiedono appartamenti privati e decidono di ridurre il costo dell’affitto pagato dagli inquilini, viene applicato lo sconto di un punto percentuale (dal 10,6 al 9,6 per mille) nel caso di una riduzione compresa tra il 10 e il 20 per cento, che sale a due punti percentuali (dal 10,6 all’8,6 per mille) se è superiore al 20 per cento.
“Una misura – spiega l’assessore al Bilancio, Sergio Rolando – con cui, in un periodo in cui la crisi fa sentire ancora forti i suoi effetti, ci proponiamo di contribuire al contenimento delle spese per la casa, in modo da abbassare l’incidenza dell’affitto sul reddito delle numerose famiglie economicamente già in difficoltà. Un obiettivo che, di fatto, intendiamo perseguire anche per le attività commerciali che continuano a patire le conseguenze della crisi e per le quali, anche l’opportunità di ottenere una riduzione dei costi per l’affitto, può rappresentare una forma concreta di sostegno e una boccata d’ossigeno”.
Tra le altre agevolazioni relative all’imposta sugli immobili, definite dal provvedimento varato questa mattina, sono previste riduzioni delle aliquote (dal 10,6 all’8,6 per mille) per le abitazioni concesse in locazione o comodato a soggetti affidatari di servizi di accoglienza per immigrati richiedenti asilo e titolari di protezione internazionale, l’alleggerimento (dal 10,6 al 9,6 per mille) dell’imposta sui locali utilizzati come cinema e per le unità immobiliari di proprietà o concesse in locazione a imprese startup (dal 10,6 all’8,6 per i primi due anni di attività).
Per le unità immobiliari concesse in comodato a parenti di primo grado, a condizione che il comodante non possieda più di due immobili, è stata confermata l’aliquota agevolata al 7,6 per mille.
Per quanto riguarda la Tasi, il pagamento non è dovuto per gli alloggi adibiti ad abitazione principale e per gli immobili già soggetti al pagamento dell’IMU.
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