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Ambiente

Torino, il comune fa il conto dei danni: 50 alberi abbattuti ed è crollato anche Aster

Gabriele Farina

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asterIl comune di Torino ha fatto il punto sui danni causati dal forte nubifragio che questa mattina si è abbattuto sulla città. Sono oltre 50 gli alberi caduti, centinaia gli interventi dei vigili del fuoco. Come vi avevamo comunicato c’è un’impalcatura caduta, ma è venuto già anche un muro di cinta e moltissime tegole dai palazzi (una di queste ha colpito un uomo che è in gravi condizioni). Molti i danni per i mercati rionali e tra le “vittime” del nubifragio c’è anche Aster (non neve e Gliz come comunicato dal Comune), la mascotte delle Paralimpiadi di Torino 2006, abbattuta da un albero caduto.
Questo il comunicato del Comune.

Il violento nubifragio che ha interessato l’area torinese nella mattinata di oggi, con precipitazioni superiori ai 30 mm e, soprattutto, con venti di velocità vicine ai 120 km/h, ha provocato alcuni danni in città, soprattutto alle alberate cittadine e ai canali di raccolta delle acque piovane.

Pattuglie della Polizia municipale e personale di pronto intervento
Il personale di pronto intervento Amiat e le dieci squadre di emergenza del settore Verde Pubblico, attivate dal Comune e intervenute immediatamente, hanno recuperato oltre 100 cassonetti di grandi dimensioni e un numero imprecisato di contenitori più piccoli, rovesciati dal forte vento, e spostati sulle carreggiate. Le stesse squadre stanno liberando le sedi stradali da tegole cadute dai tetti e dai rami e tronchi sradicati dall’intensità del fenomeno. Tra le ore 8 e le 11.30 sono stati effettuati oltre cento interventi dalle pattuglie della Polizia Municipale: le linee del centralino della Centrale Operativa hanno ricevuto anche 30-40 telefonate in contemporanea.

I danni agli alberi
Si segnalano disagi sull’intero territorio cittadino a causa della caduta di alberi. Sono almeno 50 gli alberi abbattuti dalle intemperie e altrettanti i grandi rami divelti e caduti al suolo;oltre a questo dato, va rilevata la notevole dispersione di piccoli rami e fogliame che rendono difficoltoso il defluire delle acque: certamente meno pericolosi, ma comunque fonte di disagi per la circolazione di mezzi e persone.

Danni alle abitazioni e agli arredi urbani
Quaranta interventi della Polizia Municipale hanno riguardato lo spegnimento dei semafori, la caduta di calcinacci, l’abbattimento della segnaletica, di arredi urbani, di cartelloni pubblicitari e ponteggi: la violenza del vento e delle precipitazioni ha causato il cedimento di un’impalcatura edile in via Carrera, di un muro di cinta in via Nicolini e la caduta di tegole dai tetti di numerosi palazzi (corso Regina, via Galvani, via Luserna di Rorà,…). Anche Neve e Glitz, le mascotte delle Olimpiadi del 2006, sono state abbattute in via Artom.

Incidenti
In corso Grosseto angolo via Roccavione i vigili sono intervenuti per la caduta di un albero su di un’auto con due persone a bordo: una è rimasta ferita; in Strada delle Cacce un pedone è rimasto ferito, travolto da calcinacci. Gravi i disagi e i danni alle strutture mercatali, in particolare nei mercati di Porta Palazzo, corso Cincinnato, corso Racconigi e corso Spezia, dove gli allagamenti sono stati importanti; al mercato Pavese è caduto un albero. L’unico sottopasso allagato per difficoltà nello smaltimento dell’acqua è quello di strada del Portone.

Vigili del Fuoco e Protezione civile
Le richieste ai Vigili del Fuoco sono state numerosissime e altrettanto numerosi sono stati gli interventi. Sono stati richiesti cinque interventi alla Protezione Civile per collaborare sulla caduta degli alberi.

L’opposizione parte all’attacco contro il sindaco Fassino e la sua giunta con Silvio Magliano, Coordinatore cittadino Popolo della Libertà e Vice Presidente Vicario del Consiglio Comunale

Basta un temporale estivo per mettere in ginocchio una Città governata male e anche peggio gestita nell’ordinaria manutenzione. Per mesi ho lanciato l’allarme sulla potatura degli alberi e mi è stato detto che non si poteva fare, o che i periodi di potatura venivano rispettati; allo stesso modo, per mesi ho chiesto conto di una lacunosa manutenzione di strade e marciapiede. Alla fine, complice un fortunale estivo, i nodi sono venuti al pettine.

In pochi minuti di pioggia le strade e i corsi si sono trasformati in torrenti in piena, con disagi enormi per la circolazione e pericoli per automobilisti e motociclisti per le buche nascoste dalle pozze e dai ruscelli che scorrevano tranquillamente: la Giunta rispondendo alle interpellanze può dire ciò che vuole, ma i fatti stavolta attestano che quanto accaduto si deve della scarsa pulizia dei tombini e della manutenzione insufficiente.

Alberi e rami si sono abbattuti per strada, distruggendo le auto e ostruendo le carreggiate e i binari del tram o le corsie preferenziali, per ore la circolazione dei mezzi GTT è stata interrotta o a singhiozzo: anche in questo caso, checché dica l’Assessore Lavolta quando è chiamato a rispondere in Sala Rossa, l’evidenza afferma che è colpa delle potature non effettuate, dell’eccessivo numero di alberi malati mai curati, dell’inefficiente e insufficiente gestione del verde pubblico.

Quanto pagherà la Città per i danni alle auto dei torinesi e per risistemare quanto la pioggia e gli alberi caduti hanno rovinato? Ai cittadini torinesi, con le auto sfasciate dagli alberi e le strade ridotte a torrenti equatoriali, non resta che votarsi a Noé, visto che Lubatti e Lavolta non sanno che pesci pigliare. Prevenire è meglio che curare: nelle linee programmatiche del Sindaco questa tesi non c’era, stavolta avranno imparato? Se la Giunta ascoltasse di più le interpellanze dei Consiglieri e le segnalazioni dei cittadini, ora la Città non sarebbe un colabrodo sotto tutti i punti di vista.

 

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