Economia
Stefano De Capitani chiude la sua esperienza alla direzione del Csi Piemonte
Con un comunicato il Csi Piemonte ha informato delle dimissioni di comune accordo di Stefano De Capitani dalla carica di direttore del Csi Piemonte: “Il Presidente del CSI Piemonte Davide Zappalà e il Direttore Generale Stefano De Capitani hanno deciso di procedere, di comune accordo, alla risoluzione del rapporto di collaborazione del Direttore, qualora ratificata dal prossimo Consiglio di Amministrazione, il25 luglio 2013. Tale decisione coincide con il termine di una fase importante per il Consorzio, avviata proprio con il mandato del Direttore Stefano De Capitani nel 2010 e caratterizzata dal conseguimento di maggiore efficienza e riduzione dei costi. Il lavoro svolto nell’ultimo triennio, infatti, ha reso l’azienda più solida e competitiva
: il costo dei servizi erogati per il sistema Piemonte è sceso del 20% e parte di quanto risparmiato è stato convertito in investimenti per lo sviluppo di nuove soluzioni. In particolare, nel 2012 il valore della produzione si è attestato su oltre 165 milioni di Euro, con una crescita dell’1,40% rispetto all’anno precedente, e gli investimenti sono ammontati a 13,8 milioni di Euro, quasi interamente dedicati all’innovazione in campo tecnologico. È cresciuta anche la presenza del CSI a livello internazionale: ad oggi, sono oltre 60 i progetti aggiudicati, per un valore complessivo superiore a10 milioni di Euro. Questi risultati hanno gettato le basi per l’inizio di una nuova fase per il CSI; infatti, la Regione Piemonte intende aumentare in modo significativo i propri affidamenti al Consorzio, in particolare nel campo della Sanità, e contemporaneamente dare avvio ad una ristrutturazione aziendale.
L’assessore regionale Agostino Ghiglia ha dichiarato: “Prendo atto con viva soddisfazione della risoluzione consensuale del rapporto di lavoro tra il Csi e il dottor Stefano de Capitani, che ringrazio per il lavoro svolto. A cominciare dal prossimo cda si potrà partire con una profonda riorganizzazione dell’ente, finalizzata a tre obiettivi prioritari: mantenimento dei livelli occupazionali e valorizzazione delle professionalità; efficientamento e ammodernamento della struttura e del suo core business; sviluppo dell’importante know-how dell’azienda non solo sul mercato nazionale. Siamo di fronte ad una fase nuova che punta a fare del CSI – talvolta ingiustamente sottovalutato e considerato un carrozzone pubblico – un’eccellenza piemontese nel campo dell’ICT al servizio degli enti, delle aziende e anche degli altri paesi europei. A tale riforma seguirà una revisione ed un adeguamento della partecipazione regionale nelle altre società del settore”.
Monica Cerutti una dei pochi politici ad interessarsi compiutamente del Csi commenta: ” Da fonti giornalistiche apprendiamo che sarebbe cosa praticamente fatta l’allontanamento di Stefano De Capitani da direttore del CSI-Piemonte. A nostro avviso è adesso che deve iniziare il percorso di risanamento e rilancio del consorzio pubblico regionale. Siamo convinti che il sostituto di De Capitani non possa e non deba essere frutto di una nomina politica, piuttosto di un bando ad evidenza pubblica, come avvenne per lo scorso mandato e per l’agenzia digitale. E’ necessario trovare una figura che risponda a criteri di competenza e indipendenza e che sia così in grado di governare e rilanciare un concorzio pubblico con 1.200 dipendenti e l’indotto dell’ICT piemontese.
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