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Cronaca

Arrestata banda di ladri di ferro. Presa di mira la ditta “Annibale Viterie” di Racconigi

Redazione Quotidiano Piemontese

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bulloniLa ditta “Annibale Viterie spa” di Racconigi, è diventata meta preferita di una banda di ladri che, nel giro di pochi mesi, da aprile a giugno 2013, ha messo a segno furti per un valore totale di 55mila euro, circa. Le indagini sono state avviate quando Domenico Annibale, detto Dino, titolare della società, ha allertato i carabinieri notando i vari ammanchi di materiale nei suoi stabilimenti. A sparire, vari articoli, semi lavorati, scarti di lavorazione, etc. I militari di Racconigi, tra pedinamenti, monitoraggio del territorio nei pressi dell’azienda, verifica di videoriprese di sorveglianza, hanno scoperto il coinvolgimento di un uomo, Mauro Andreotti, 53enne di Carmagnola, dipendente di una società di trasporti che collabora con la “Annibale Viterie” da tempo. Questi era incaricato del prelievo e della consegna di materiale a vari clienti della viteria, quindi aveva libero accesso alla struttura. Non solo, era, infatti d’accordo con Alessandro Raschella, 33enne di Sanfrè, suo complice che si occupava della scelta degli articoli da rubare, in pratica della “spesa” e del carico sul mezzo di Andreotti che, durante le sue trasferte per recarsi dai clienti di Annibale, in attesa dei pezzi ordinati, effettuata variazioni in itinere per raggiungere la carpenteria metallica di Sanfrè, “Alpi”, dove stoccava il bottino. Tutto in maniera precisa e studiata per non destare sospetti. Ma i due uomini non agivano da soli perché, a tal punto, Alberto Panico, 62enne di Chivasso, magazziniere e autotrasportatore della “Alpi”, a bordo di un autocarro, rilasciava il materiale ad alcuni rottamai della zona, ovviamente in cambio di ingenti somme di denaro. Il traffico, una volta venuto alla luce, ha permesso ai carabinieri locali di perquisire gli arrestati trovando il materiale ancora non ricettato. Sotto sequestro i mezzi usati per il trasporto della refurtiva. Fermati anche altri due complici, Bruno e Giuseppe Demasi di Carmagnola, rispettivamente di 22 e 54 anni, proprietari della “Alpi”. In tutto 5 ordinanze di custodia cautelare in carcere.

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