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Chiesti 18 anni per l’amico che collaborò al sequestro del 36enne di Casale Monferrato rapito a San Pietroburgo

Redazione Quotidiano Piemontese

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michele-vietti-csm-alfano-giustizia-inaugurazione-anno-giudiziario-libero--1296302453916Per Mauro Bernardinello, accusato di aver preso parte al sequestro di Edoardo Monti, il 36 enne di Casale Monferrato sequestrato per cinque giorni a San Pietroburgo, dove viveva per diversi periodi all’anno, nel febbraio del 2012. il pm Paolo Cappelli, nel processo che si sta svolgendo a Torino con il rito abbreviato, ha chiesto una condanna a 18 anni di carcere per sequestro di persona a scopo di estorsione. L’uomo durante l’udienza ha consegnato al gup Giuseppe Marra un foglio in cui ammette di aver collaborato con i rapitori ma sottolinea di averlo fatto solo perchè minacciato, spiega di aver sbagliato e  chiede scusa. Bernardinello, amico di Monti, era stato arrestato dalla Squadra Mobile di Torino, in collaborazione con la polizia di Casale Monferrato otto mesi dopo il sequestro.

In principio aveva raccontato di essere stato sequestrato insieme a Monti e di essere poi stato liberato dai rapitori con l’incarico di contattare la famiglia per chiedere un riscatto. L’uomo era arrivato in Italia e nella notte tra il 14 e il 15 febbraio 2012 aveva incontrato l’avvocato Paolo Monti, padre di Edoardo e legale molto conosciuto in città, chiedendo il pagamento di un riscatto di 300mila euro. Ma nessun riscatto era stato pagato e l’avvocato aveva immediatamente avvertito le forze dell’ordine italiane. I due avrebbero dovuto rivedersi il 17 ma la notte precedente l’avvocato, malato di cuore, era stato stroncato da un infarto.

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