Asti
Scienze motorie raddoppia le immatricolazioni e si arricchisce di una “summer school”
Alta formazione scolastica ad Asti che decide di puntare sull’università raddoppiando il corso di scienze motorie e avviando due progetti specifici nel medesimo settore, oltre ad una scuola estiva. Comune e fondazione bancaria cassa di risparmio di Asti collaborano, insieme ad altri enti locali, per perfezionare l’offerta formativa sul territorio. Nei mesi scorsi le contingenze finanziarie negative, che riguardano non solo l’astigiano ma anche il mondo accademico e universitario, avevano fatto paventare la chiusura del primo anno del corso di scienze motorie tenuto ad Asti. L’impegno delle istituzioni locali e dell’università di Torino hanno, invece sventato questo rischio e consentito di arrivare al raddoppio del corso stesso. Asti potrà infatti fruire del doppio delle immatricolazioni, arrivando così a cento studenti per anno accademico. “In prospettiva – commenta Fabrizio Brignolo, sindaco della cità – speriamo che Asti possa arrivare ad avere a regime l’intero corso triennale, con trecento studenti provenienti in gran parte da fuori provincia: il corso infatti sarà di richiamo per tutto il Piemonte meridionale non essendovi altre opportunità analoghe nel resto della Regione”. Il primo progetto è rappresentato dal corso di alta formazione per i laureati in scienze motorie che condurranno in mille classi di scuole elementari tutto il Piemonte l’iniziativa “Educata…mente Sport”, finalizzata ad avvicinare i più piccoli ad un approccio volto alla conoscenza della pratica sportiva come sana pratica di vita. La scuola estiva (cosiddetta “summer school”) ha invece finalità di alta formazione rispetto al tema della corretta alimentazione e attività motoria, come sintetizzato dal titolo: “Stili di vita e Processi di Cambiamento”. Queste materie hanno stretta interconnessione con le altre trattate nel polo universitario astigiano, quali tecnologie alimentari e scienze infermieristiche, e possano offrire opportunità di interscambio tra università e mondo del lavoro. “Questa sfida impegnerà molto la Città – prosegue il sindaco – perché oltre alle aule, presenti in numero sufficiente e ben attrezzate, dovremo rispondere all’esigenza di palestre e impianti sportivi“.
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