Alessandria
“Se non firmi chi li ferma? Firma anche tu”. Raccolta firme della Fiba/Cisl contro stipendi al top dei manager
Disoccupazione alle stelle e stipendi sempre alle stelle ma non per tutti. “Metti un tetto alle retribuzioni dei top manager” è il progetto di legge di iniziativa popolare proposto dalla Fiba/Cisl, sindacato bancari e assicurativi della Cisl. “I livelli degli stipendi dei top manager – dichiara Marta Mancuso, segreteria provinciale e regionale Piemonte Fiba Cisl – sono ormai fuori da ogni controllo e da ogni logica, bisogna intervenire, non solo per una questione di giustizia retributiva ed equità che già di per sé sarebbero obiettivi fondamentali, ma qui è in gioco anche il modello di fare impresa e banca”. Sempre secondo la Fiba/Cisl, le politiche delle banche, basate ad ottenere risultati di breve periodo, che premiano i sistemi incentivanti dei manager, hanno effetti negativi, sia sull’occupazione e la gestione del personale, sia sulle politiche della concessione del credito alle famiglie e alle imprese. Per queste ragioni il disegno di legge, suddiviso in 8 articoli, chiede per tutti i top manager delle società quotate in borsa un limite massimo della retribuzione fissa pari a 294mila euro annui, come previsto dal decreto “Salva Italia” per i manager pubblici e limitare il rapporto tra retribuzione fissa e variabile, ovvero bonus, stock option, incentivi, come da indicazione europea. Inoltre, che siano eliminate tutte le buone uscite, a volte milionarie, per allontanare manager che hanno mal gestito le aziende. Alcune cifre del cosiddetto fenomeno: per guadagnare lo stipendio annuale di un cassiere della sua banca l’amministratore delegato di Intesa San Paolo impiega 3 giorni percependo 10.786,00 euro al giorno e 3.937.000 euro all’anno, quello di Unicredit impiega 4 giorni con i suoi 8.211,00 euro al giorno e 2.997.000,00 all’anno, secondo i dati del 2012. I rapporti tra la retribuzione media del settore e quella di presidenti, direttori generali, amministratori delegati è mediamente di 42/46volte superiore, con punte di 80 /108 volte.
“Visto che queste figure apicali – prosegue Mancuso – che decidono le scelte strategiche delle aziende, rifiutano qualsiasi negoziato e non ascoltano nessuna moralizzazione in materia, come Fiba, supportati da tutta la Cisl, riteniamo che sia giunto il momento di coinvolgere lavoratori, pensionati, cittadini, perché come dice lo slogan “Se non firmi chi li ferma? Firma anche tu! “. I primi gazebo per sottoscrivere il documento sono esposti giovedì 11 luglio in piazzetta della Lega ad Alessandria e venerdì 12 luglio in piazza Alfieri Portici Anfossi (lato bar Cocchi) ad Asti, dalle 9 alle 18.30. Si proseguirà anche nel mese di settembre con la raccolta firme.
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