Seguici su

Cultura

Il contributo da 10 mila euro per la Cena in Bianco porta a una interpellanza in Comune a Torino

Redazione Quotidiano Piemontese

Pubblicato

il

cena-in-biancoLa notizia e la discussione accesa fra i cittadini torinesi è partita su Facebook quando è stata pubblicata da un  giornalista torinese la delibera della giunta che assegnava 10 mila euro agli organizzatori della Cena in Bianco svoltasi alla Tesoriera di Torino il 23 giugno.

La storia è questa: la cena in bianco alla tesoriera si è beccata 10.000 euro di supporto dalle disastrate e disastrose casse del comune di Torino. L’immacolata iniziativa si è pertanto dimenticata fra una tovaglia di lino della nonna e un cestino in vimini della casa di campagna, di dichiarare il supporto pubblico ricevuto. Ha invece mobilitato tutta la stampa di regime per far passare un messaggio non solo vergognosamente superficiale, ma anche finto: il recupero delle 4 “e”, ovvero eleganza, educazione, estetica e udite udite etica…

La denuncia in rete ha portato a una interpellanza presentata in comune da Marco Grimaldi, Marta Levi, Lucia Centillo, Laura Onofri, Michele Curto, Guido Alunno, Michele Paolino e Gianni Ventura dal titolo curioso: “Cena in bianco, conti in rosso, cultura al verde”.

I sottoscritti Consiglieri Comunali, venuti a conoscenza che la Giunta Comunale ha deliberato in data 31 maggio 2013 con Delibera 2013 02503/045, proposta dall’Assessore Braccialarghe, l’erogazione di contributi a enti diversi per “la realizzazione di iniziative culturali estive”, tra cui figura un contributo pari a € 10.000 in favore dell’associazione “To Be Unconventional” per l’organizzazione del flashmob Cena in bianco / Unconventional dinner; rilevato che 
  • la Cena in bianco è un flash mob che viene presentato e promosso in quanto tale e che dunque dovrebbe essere caratterizzato dalla spontaneità dell’iniziativa;
  • nella Cena in bianco ogni partecipante porta da casa tavoli, sedie, tovaglie e stoviglie (rigorosamente “eleganti”), cibo e bevande, e che sia l’allestimento sia la pulizia della location sono a cura dei singoli partecipanti;
  • appare difficile immaginare un imprescindibile costo organizzativo tale da giustificare un sostanzioso contributo da parte della Città;
 Considerato che
  • la difficile situazione di bilancio della Città (per competenza e per cassa) è nota al Consiglio Comunale, ai cittadini e si presume anche alla Giunta;
  • la carenza di fondi ha costretto la Città a diminuire drasticamente, quando non tagliare di tutto, i contributi a iniziative culturali di grande valore culturale, dalla lunga storia e dal forte impatto;
  • numerose iniziative culturali non hanno più luogo e altre rischiano di non tenersi più, o perlomeno di non tenersi più a Torino, a causa dell’impossibilità per la Città di sostenerle adeguatamente;
  • Torino è una delle città italiane più ricche di cultura diffusa e “underground” che viene in gran parte ignorata e in pochissimi casi ricompresa nel novero delle politiche culturali dell’Amministrazione Comunale;
  • risulta assai arduo comprendere il grande valore culturale di un pic-nic autogestito che non promuove campagne di sensibilizzazione sull’alimentazione o sul consumo sostenibile bensì unicamente l’eleganza, soprattutto in considerazione della dura crisi che colpisce il Paese e la Città;
 Interpella  Il Sindaco e l’Assessore competente al fine di:
  1. Conoscere le motivazioni che hanno portato la Giunta ad adottare la citata Deliberazione e l’erogazione di un ingente contributo in favore della Cena in bianco;

  2. Sapere se e per quali motivi si ritiene che la Cena in Bianco rappresenti una priorità all’interno delle politiche culturali della Città e più in generale in tema di intervento dell’Amministrazione alla luce della scarsità delle risorse disponibili;

  3. Ricevere copia del progetto presentato, dell’istanza di contributo, del budget preventivo e della rendicontazione che sarà prodotta;

  4. Sapere se non si ritiene opportuno, alla luce di quanto sopra, revocare il contributo assegnato e destinare tali risorse a iniziative di maggiore interesse e valore culturale.

  5. Ricevere elenco dei contributi erogati dai Servizi afferenti all’Assessore alla Cultura nel corso del 2013 e i relativi progetti e budget.

La Cena in bianco è stata organizzata dall’associazione culturale Unconventional Dinner. Nel comunicato stampa e sul sito dell’associazione si parla di un patrocinio del Comune di Torino, ma non di un corposo contributo.
Una suggestiva cena collettiva all’aperto, sobria ed elegante, all’insegna del bianco. Tutti sono invitati a partecipare nel rispetto di poche semplici “regole”: ognuno porta da casa tavolo e sedie, tovaglia bianca in tessuto,  cesto o borsa picnic con le vivande necessarie per la  cena. Piatti in ceramica, posate, bicchieri di vetro. Niente plastica, né carta, né lattine. Una tavola ben apparecchiata, semplice, carina, elegante.  Acqua e vino, la tradizione in tavola. Tutti seduti, ordinatamente vicini. Un solo colore ad unire tutto e tutti, il bianco, sobrio e positivo,  elegante e fotografico, un colore che mette in evidenza “il vero volto delle  persone”. I cittadini, “inquilini” della Città e non, diventano per una sera “attori protagonisti”di una pièce unica in una scenografia speciale da regalare alla nostra Torino. Un format il cui concept si fonda sul vivere la città in maniera inconsueta, all’insegna e nel rispetto di 4 grandi E: Etica, Estetica, Eleganza, Educazione.
Il 5 luglio scorso, circa 2.500 tra torinesi e non, hanno partecipato nella splendida cornice della Piazzetta Reale di Torino,  alla  prima Cena in Bianco italiana. Quest’anno le adesioni via mail sono 7.627 al 15.06.2013 – centinaia le famiglie con bambini anche piccolissimi – sebbene, come ogni flash mob che si rispetti, data e location non siano ancora state svelate. Data e luogo saranno gli ultimi indizi comunicati sul web. Una cena da prepararsi e consumarsi come se si fosse a casa propria, tra amici, con la stessa accuratezza, senza lasciare nemmeno una briciola: all’ora stabilita tutto dovrà svanire come per incanto, gli ospiti come l’anno passato sparecchieranno le loro tavole e, senza lasciare rifiuti, lasceranno la location in ordine come al loro arrivo.
Un evento ideato da Antonella Bentivoglio d’Afflitto – direttore creativo, fondatrice dell’Agenzia The Kitchen of Fashion, strategic planner ed esperta in marketing e comunicazione 2.0 – nato per creare tutti insieme “una cartolina di Torino per il mondo”, che attraverso il web presenti la sua eleganza e bellezza. Nel 2012 sono state 232 le persone venute da fuori città, oltre 100.000 le immagini della serata e i video che hanno prodotto sul web milioni di click, moltissimi i giornalisti presenti, un centinaio i blogger coinvolti, tantissimi i fotografi. Un evento che nasce on line, si alimenta con il passaparola, trova la sua realizzazione off line in un luogo “fisico” e non più virtuale.

Iscrivi al canale Quotidiano Piemontese su WhatsApp, segui la nostra pagina Facebook e continua a leggere Quotidiano Piemontese