Cittadini
Trent’anni fa l’omicidio di Bruno Caccia: per ricordare il magistrato arriva anche Roberto Saviano
A trent’anni di distanza dall’omicidio del procuratore capo di Torino Bruno Caccia, ucciso dalla ‘ndrangheta con 17 colpi di pistola il 26 giugno 1983, Paola, Cristina e Guido i figli del magistrato, hanno chiesto di riaprire le indagini. Per quella morte era stato condannato il boss Domenico Belfiore, ritenuto all’epoca il mandante dell’omicidio. Secondo Fabio Repici l’avvocato dei figli. “E’ davvero improbabile che abbia agito da solo e senza un movente. Sull’indagine sulla morte di Caccia ci sono ancora troppi buchi”. L’anniversario sarà ricordato con varie iniziative. La Città di Torino ha organizzato una cerimonia in Municipio mercoledì 26 giugno. In programma una commemorazione a Palazzo di Giustizia, la deposizione di una corona di allora nel luogo della tragedia.
Libera e ANM organizzano una serata presso la fabbrica delle e, in corso Trapani 91/b, dalle 21.00. Nel corso della serata verranno presentati il Il quaderno di Narcomafie dal titolo Bruno Caccia, un giudice dimenticato, scritto da Nicola Tranfaglia e Teresa De Palma, un volume che ripercorre la carriera del magistrato le inchieste da lui condotte e quelle coordinate alla guida della Procura torinese. Il 27 giugno a Palazzo di Giustizia, ci sarà l’incontro dal titolo ‘Le mafie al Nord’ dove è prevista la partecipazione di Roberto Saviano.
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