Cronaca
Caselli: la politica piemontese ha lasciato troppo spazio alla ‘ndrangheta
Dure accuse del procuratore Giancarlo Caselli nei confronti dei politici piemontesi che negli ultimi decenni si sono alternati nel governo del nostro territorio. Durante la sua requisitoria nel processo Minotauro, dall’aula bunker del carcere delle Vallette, Caselli ha parlato dei rapporti tra ‘ndrangheta e politica accusando quest’ultima di una “diffusa mancanza di consapevolezza” che ha lasciato la magistratura da sola a combattere ed ha permesso alla mafia calabrese di attecchire fortemente sul territorio. “Un’emergenza che ha talmente attecchito nel territorio che non può essere più considerata un’emergenza ma è diventata una realtà radicata” ha detto Caselli nel corso della requisitoria. La ‘ndrangheta ha cercato di trovare spazio e non ha trovato ostacoli, trovando anzi terreno fertile per espandersi e controllare il territorio. Ha detto ancora Caselli riferendosi al processo in corso: “In Minotauro è evidente che l’organizzazione ha cercato di penetrare la politica e le amministrazioni: anche se non c’è sangue nelle strade, anche se c’è ‘solo l’associazione. La mafia c’è perchè c’è mercato per i suoi servizi. Ci sono tanti che hanno interesse, personaggi che la legge penale non può punire perchè la loro colpa è l’opportunismo”.
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