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Novara

Il caso Novara-Katidis finisce in Parlamento

Gabriele Farina

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giorgio-katidisLe polemiche che vi avevamo annunciato alcuni giorni fa a proposito dell’acquisto da parte del Novara di Giorgios Katidis finiscono in Parlamento. L’acquisto del calciatore greco radiato dalle nazionali del suo paese per aver festeggiato un gol facendo il saluto nazista non è andato a giù a parecchie persone, tra queste Fabio Lavagno, parlamentare piemontese di Sinistra Ecologia Libertà che ha deciso di presentare una interrogazione urgente al ministro dello Sport, Josefa Idem, e a quello dell’Interno, Angelino Alfano. Per Lavagno “È molto grave che il Novara Calcio minimizzi le polemiche suscitate dall’acquisto del giocatore Georgos Katidis, espulso dalle nazionali del suo Paese per un saluto nazista. Mi auguro che i vertici della Lega e della Figc intervengano – aggiunge – per evitare ogni forma di tolleranza verso comportamenti ingiustificabili”.
Commenti sul tema sono arrivati da molti altri esponenti politici ma teniamo a proporvi quello di Anna Cardano, presidente dell’Anpi, Associazione Nazionale Partigiani d’Italia, che ha commentato con il documento che segue.

“Aspettiamo di vedere i fatti. La società calcistica novarese appare consapevole che l’acquisto del giocatore ventenne greco Katidis avrebbe causato motivate polemiche, il giocatore si dice pentito, dice che ignorava il significato del suo gesto. Alla stessa età di vent’anni, solo qualche decennio fa, molti giovani partirono per fare i partigiani, altri pagarono con la deportazione o furono internati nei campi per militari antinazisti. Che il calcio sia uno sport spettacolo particolarmente esposto alle contraddizioni della società non è una novità. Per questo pensiamo che le società sportive e i calciatori abbiano una grande responsabilità umana, non solo sportiva: i calciatori sono personaggi pubblici, e, che lo vogliano o no, i loro gesti diventano esemplari e le loro parole autorevoli. Si gioca anche con la testa e con il cuore, non solo con i piedi. E i giovani guardano ai campioni sportivi come a modelli di vita. Per questo i calciatori non possono “ignorare”, tanto più considerando le connivenze di alcune frange di tifosi con il razzismo. Ecco perché vogliamo che alle parole di scusa seguano scelte precise contro cori, insulti e rituali nazifascisti e razzisti negli stadi, che toccano tutte le società a tutti i livelli. Il Novara Calcio si renda protagonista di azioni di questo tipo, con le quali siamo pronti a collaborare da subito. Sono davvero tanti i progetti che si possono effettuare, in collaborazione con le scuole, gli enti sportivi, i luoghi di ritrovo dei giovani, evitando appelli teorici, e proponendo soprattutto comportamenti concreti. Se si è convinti di questo, con un po’ di immaginazione e molta determinazione si può fare”

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