Lavoro
Dopo la sentenza della Corte Costituzionale a casa 160 lavoratori della Regione Piemonte
La sentenza della Corte Costituzionale che ha giudicato irregolare la legge regionale che permetteva l’assunzione di collaboratori dopo che la legge finanziaria del 2010 chiedeva agli enti locali di dimezzare il budget per le assunzioni e bloccare il turnover, ha già fatto in poche ore i suoi effetti. In conseguenza del pronunciamento della consulta sono decaduti in quanto non più validi 160 contratti stipulati dalla Regione. In pratica in poche ore e con una mail questi lavoratori sono stati invitati a non presentarsi più al posto di lavoro dala mattina del 13 giugno. Risultato immediato del provvedimento: 160 senza lavoro dalla sera al mattino e attività dei gruppi consiliari praticamente bloccata.
L’Ufficio di presidenza del Consiglio Regionale ha per ora riconfermato i suoi tre direttori perchè non rientrerebbero nel conto generale. Diversa è la situazione degli altri lavoratori. Si tentano due soluzioni: assegnare ai gruppi consiliari autonomia di spesa per quanto attiene al personale o una soluzione più camapta in aria che prevede economie tutte da definire per il taglio del costo per il personale.
Ovviamente i più arrabbiati sono i lavoratori che vorrebbero tornare al loro posto e che temono che la situazione non si sblocchi se non per nuove elezioni regionali.
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