Cronaca
Oggi la sentenza d’appello per Maria Teresa Crivellari, la mantide di Bruino
Oggi verrà emessa la sentenza d’appello del processo a Maria Teresa Crivellari soprannominata la mantide di Bruino. Nel 2010 Maria Teresa Crivellari fece rapire e uccidere la moglie del suo amante, Marina Patriti, e poi la tenne seppellita per oltre otto mesi nel giardino di casa, a Sant’Ambrogio di Torino. Maria Teresa Crivellari è stata condannata con il rito abbreviato all’ergastolo per la morte di Marina Patriti. Sono stati condannati a pene tra i 15 ed i 16 anni anche il figlio della donna e i due esecutori materiali del sequestro. Le quattro persone condannate erano imputate di concorso in sequestro, omicidio e occultamento di cadavere.
Per la Crivellari si è aggiunta la condanna per calunnia avendo tentato di coinvolgere il marito della vittima, sostenendo che l’aveva aiutata a seppellirne il corpo. Con lei sul banco degli imputati si trovano i suoi complici: il figlio 23enne, Alessandro Marella, che l’avrebbe aiutata a seppellire il corpo della rivale, e i due uomini che avrebbero rapito la casalinga per consegnargliela, Calogero Pasqualino e Andrea Chiappetta. Secondo il procuratore Elena D’Aloiso: “E’ stato un omicidio premeditato, costruito nel tempo”. Per questo è stata chiesta la conferma della condanna all’ergastolo per Maria Teresa Crivellari e per i tre uomini rispettivamente a 15 anni e 4 mesi per Marella, 15 per Pasqualino e 16 anni di carcere per Chiappetta. Secondo l’accusa Crivellari aveva sequestrato la Patriti per gelosia, con l’aiuto di Pasqualino e Chiappetta che aveva ricompensato con 5 mila euro, e l’aveva poi uccisa nel suo garage dandole un’aranciata avvelenata. Poi aveva nascosto il cadavere nel giardino della casa a Sant’Ambrogio di Susa con l’aiuto del figlio.
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