Cultura
Che fine farà il Castello di Rivoli?
Sono giorni difficili per il Castello di Rivoli ed il suo Museo di Arte Contemporanea. Quello che dieci anni fa era un polo per l’arte contemporanea di importanza europea, capace di ospitare mostre di livello assolutamente internazionale, oggi è in pesante crisi e c’è chi comincia ad ipotizzarne la sua chiusura. La settimana scorsa si è tirato indietro il presidente Giovanni Minoli (con tanto di accuse di provincialità a Torino), ora arriva l’ipotesi di chiusura avanzata dal presidente della Commissione Cultura Luca Cassiani. Nel bel mezzo del dibattito sulla creazione della Superfondazione museale torinese che dovrebbe riunire Rivoli, Gam e Artissima, ecco che Cassiani fa un passo indietro e si chiede se sia il caso di continuare a sobbarcarsi le spese di Rivoli. Le motivazioni di Cassiani sono puramente economiche. Il Castello costa 6 milioni all’anno e ne incassa appena 175 mila, è lontano dal circuito classico dei turisti torinesi e lontanissimi dal centro. Con queste premesse ha senso investire ancora?
Dall’altra parte gli assessori Braccialarghe e Coppola che puntano forte sulla Superfondazione e non vogliono abbandonare Rivoli. Ma se Braccialarghe si trova ora a dover convincere i suoi stessi alleati dell’importanza di rilanciare un polo dalle potenzialità enormi, Coppola ha già pronto l’asso nella manica e se Torino si tirerà indietro ha già annunciato che proverà a chiedere al Consorzio La Venaria Reale di coinvolgere Rivoli un progetto diverso che unisca le due regge.
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