Ambiente
Indagine di Go Wine sull’enoturismo nei territori del vino
Il 63% degli appassionati di vino viaggia per il piacere di scoprire e degustare calici di Bacco. L’indagine compiuta da Go Wine, associazione albese sulla cultura e promozione del vino, effettuata su un campione di italiani intervistati in Italia, lo scorso maggio, fotografa un nuovo tipo di turismo che, in alcune zone, come il Piemonte, può rappresentare uno slancio al settore turistico, in generale, e un’opportunità di reddito. Il 19% dei “turisti enologici” dichiara di essere disponibile a spendere cifre elevate, pur senza svenarsi, per un week end di due giorni, tutto compreso, in una località vitivinicola per un’esperienza di avvicinamento e degustazione del vino. In media, la spesa a cui farebbe fronte, volentieri una persona del genere è di oltre 250 euro. Il 17%, invece spenderebbe meno di 150 euro, cadauno, per il medesimo fine settimana. L’accoglienza in cantina è considerata buona dal 60% degli intervistati, ma pochi la considerano eccellente (appena 7%). Alta l’influenza, relativa alle proprie scelte di viaggio, che proviene dai media per il 20% degli intervistati, mentre per la maggior parte é media (52%) o addirittura poca (27%), e viene definito soprattutto complementare (47%), se non marginale (33%), il ruolo dei siti web specializzati e dei social network per l’informazione all’enoturista. Il sondaggio vuole rappresentare uno strumento utile per discutere e, meglio conoscere, comportamenti e tendenze. L’intento è quello di comprendere cosa sta alla base delle programmazione di un viaggio in un territorio del vino, la capacità dei mezzi di comunicazione di “influenzare” il movimento enoturistico, il grado di soddisfazione delle aspettative.
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