Piemonte
Elezioni amministrative 2013, dove e come si vota in Piemonte domenica 26 e lunedì 27 maggio
Domenica 26 e lunedì 27 maggio si vota per il rinnovo del sindaco e dei consigli comunali in 50 comuni del Piemonte. Si vota domenica dalle 8.00 alle 22.00 e lunedì dalle 7.00 alle 15.00. Le operazioni di scrutinio cominceranno alla chiusura dei seggi, lunedì 27 alle ore 15.00.
Per le operazioni di voto verrà consegnata una scheda azzurra con sopra scritti i nomi dei candidati sindaci e i simboli delle liste che li appoggiano.
Sono solo due i comuni con più di 15 mila abitanti in cui si andrà a votare, Ivrea e Orbassano, entrambi in provincia di Torino. In Piemonte c’è il più piccolo comune dei 718 comuni italiani chiamati al voto, si tratta di Bergolo (CN) con soli 65 abitanti. Non si voterà a Mappano e Caselle Torinse (entrambi in provincia di Torino) perchè si attende il 13 giugno, data in cui il Tar del Piemonte si pronuncerà su un ricorso.
Per Ivrea e Orbassano le modalità di voto sono le seguenti.
La scheda reca i nomi e i cognomi dei candidati alla carica di sindaco, scritti entro un apposito rettangolo, al cui fianco sono riportati i contrassegni della lista o delle liste con cui il candidato è collegato.
L’elettore può votare:
- per una delle liste, tracciando un segno sul relativo contrassegno; il voto così espresso si intende attribuito anche al candidato sindaco collegato;
- per un candidato a sindaco, tracciando un segno sul relativo rettangolo, non scegliendo alcuna lista collegata; il voto così espresso si intende attribuito solo al candidato alla carica di sindaco;
- per un candidato a sindaco, tracciando un segno sul relativo rettangolo, e per una delle liste collegate, tracciando un segno sul relativo contrassegno; il voto così espresso si intende attribuito sia al candidato alla carica di sindaco sia alla lista collegata;
- per un candidato a sindaco, tracciando un segno sul relativo rettangolo, e per una lista non collegata, tracciando un segno sul relativo contrassegno; il voto così espresso si intende attribuito sia al candidato alla carica di sindaco sia alla lista non collegata (cd. “voto disgiunto”).
L’elettore potrà altresì manifestare non più di due voti di preferenza per candidati alla carica di consigliere comunale, scrivendo, nelle apposite righe stampate sotto ogni contrassegno di lista, i nominativi (solo il cognome o, in caso di omonimia, il cognome e nome e, ove occorra, data e luogo di nascita) dei candidati preferiti appartenenti alla lista prescelta, avendo però presente che, nel caso di espressione di due preferenze, queste devono riguardare candidati di sesso diverso, pena l’annullamento della seconda preferenza.
Per il ballottaggio il voto si esprime tracciando un segno sul rettangolo entro il quale è scritto il nome del candidato sindaco prescelto.
In tutti gli altri comuni, essendo al di sotto dei 15 mila abitanti, le modalità di voto sono le seguenti.
La scheda reca i nomi e i cognomi dei candidati alla carica di sindaco, al cui fianco è riportato il contrassegno della lista con cui il candidato è collegato.
L’elettore può votare:
- per una delle liste, tracciando un segno sul relativo contrassegno;
- per un candidato a sindaco, tracciando un segno sul relativo nominativo;
- per un candidato a sindaco, tracciando un segno sul relativo nominativo, e per la lista collegata, tracciando un segno anche sul relativo contrassegno.
In tutti i predetti casi, il voto si intenderà attribuito sia al candidato alla carica di sindaco sia alla lista collegata.
L’elettore può altresì esprimere un solo voto di preferenza, nei comuni con popolazione inferiore a 5.000 abitanti, o non più di due voti di preferenza, nei comuni con popolazione compresa tra 5.000 e 15.000 abitanti, per candidati alla carica di consigliere comunale compresi nella lista collegata al candidato alla carica di sindaco prescelto, scrivendone solo il cognome o, in caso di omonimia, il cognome e il nome e, ove occorra, data e luogo di nascita, nelle apposite righe stampate sotto il medesimo contrassegno, avendo però presente che, nel caso di espressione di due preferenze, queste devono riguardare candidati di sesso diverso, a pena di annullamento della seconda preferenza.
I 50 comuni piemontesi chiamati al voto per eleggere sindaco e consiglio comunale sono:
Provincia di Alessandria
Alluvioni Cambiò (961 abitanti)
Francavilla Bisio (518)
Fubine (1.657)
Malvicino (84)
Molino dei Torti (653)
Montaldo Bormida (708)
Provincia di Asti
Monastero Bormida (1.006)
Montiglio Monferrato (1.687)
Tonengo (197)
Provincia di Biella
Masserano (2.202)
Mezzana Mortigliengo (561)
Ternengo (298)
Provincia di Cuneo
Acceglio (174)
Alto (121)
Bergolo (67)
Castelnuovo di Ceva (139)
Cossano Belbo (1.030)
Feisoglio (344)
Murello (962)
San Michele Mondovì (2.034)
Vernante (1.217)
Villanova Mondovì (5.769)
Provincia di Novara
Ameno (874)
Miasino (887)
Provincia di Torino
Bibiana (3.376)
Borgomasino (835)
Chialamberto (364)
Ivrea (23.592)
Lauriano (1.493)
Orbassano (22.537)
Perosa Canavese (556)
Roure (888)
Scarmagno (812)
Provincia del VCO
Calasca-Castiglione (681)
Cesara (598)
Gignese (943)
Villadossola (6.777)
Provincia di Vercelli
Balocco (239)
Caresana (1.028)
Cellio (849)
Collobiano (105)
Ghislarengo (899)
Lenta (878)
Lignana (579)
Livorno Ferraris (4.450)
Pila (137)
Rimella (137)
San Germano Vercellese (1.768)
Scopello (402)
Trino (7.437)
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