Ambiente
Un’astronave verde su Torino
Si chiama ‘Aéroflorale II’ ed è una monumentale e favolosa ‘serra volante’, che fa parte del progetto di ‘Expédition Végétale’. Per chi arriva a Torino in piazza Castello, da oggi a domenica 19 maggio si susseguiranno una serie di laboratori ed esperimenti spettacolari e misteriosi dedicati al mondo vegetale. Un buffissimo mistero: proprio davanti a Palazzo Madama è atterrata l’astronave simbolo del progetto teatral-scientifico realizzato da Nantes Métropole (Capitale Europea del Verde 2013). Dopo Bruxelles, la stramba struttura è approdata a Torino e ci resterà fino al 19 maggio, nell’ambito delle manifestazioni dedicate a ‘Torino Incontra la Francia’ per gli ‘Smart City Days’. Il curioso spettacolo – progett0 dalla compagnia La Machine – pesa 8 tonnellate, è alto 15 metri e lung0 circa 11 per 7 metri di larghezza; la sovrastano alcuni palloni aerostatici ed è ricoperta di piante e altre varietà di vegetali da tutto il mondo per ricordare la biodiversità universale. Dentro, una spettacolare scenografia, degna di Tim Burton, tutta sbuffi di vapore, serpentine di rame e macchinari strampalati, più un equipaggio composto da una decina di ingegneri, tecnici e specialisti, comandati dal capitano François Delarozière, esperto in esperimenti per la gioia di tutti gli astanti. Precisa Delarozière: ‘Non si tratta di uno spettacolo, ma di un esperimento scientifico serio. Vorrei svelare il meno possibile per lasciare al pubblico la suspense al fine di provocare delle reazioni genuine. Tutto è giocato sulla curiosità e gli scienziati sono pronti a comportarsi e a effettuare delle azioni in base alle emozioni scatenate nelle persone’.
All’ interno di Aéroflorale ci sono quasi 3.000 specie vegetali e il pubblico potrà cimentarsi a misurare la conducibilità elettrica di foglie e rami, creare musica con strumenti vegetali, ascoltare narrazioni e spiegazioni su semi, biocarburanti e varietà vegetali autoctone, imparare come la scienza sia uno spettacolo meraviglioso e l’ambiente possa vivere in pace con la tecnologia, sfruttandone le potenzialità senza depredarne tutte le possibilità.
Erika A. Savio
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