Ambiente
Braccio di ferro tra Asti e Regione per i tagli al trasporto pubblico
Continua la mobilitazione del Comune di Asti per la difesa del trasporto pubblico. Dopo la partecipazione alle manifestazioni di piazza e alle iniziative organizzate da sindacati, studenti e Anci (Associazione nazionale Comuni italiani), che hanno fruttato lo stanziamento di maggiori fondi nel bilancio regionale, ora l’attività degli amministratori cittadini si è spostata sul tavolo della contrattazione con gli altri Comuni piemontesi. Il consiglio regionale ha, infatti, approvato di recente il bilancio di previsione 2013 da cui risulta un taglio al trasporto su gomma dell’intera regione di 20 milioni di euro (più basso del previsto) e una quota di 30 milioni (relativa al ripianamento del debito degli anni precedenti) è stata coperta grazie all’autorizzazione dello Stato all’utilizzo dei “fondi Fas” (fondi per le aree svantaggiate che dovrebbero invece essere destinati a investimenti e infrastrutture). Dopo l’approvazione del bilancio si è aperta la “battaglia” sulla distribuzione di tali tagli: a seconda del metodo di calcolo applicato si penalizzerà l’una o l’altra provincia, l’uno o l’altro comune.
Nei giorni scorsi Mario Sorba, assessore ai trasporti ha rappresentato la Città di Asti nella riunione convocata in Regione con tutte le amministrazioni locali, finalizzata a determinare il criterio di ripartizione di questi fondi. Dopo ore di accesa discussione senza il raggiungimento di un accordo la seduta è stata sospesa. “E importante – commentano Sorba e Fabrizio Brignolo, sindaco astigiano – che venga mantenuto un criterio di equità che tuteli i comuni virtuosi. Per questo nelle prossime settimane continueremo a tenere alta l’attenzione e a lavorare affinché il territorio sia salvaguardato dalla tentazione di spostare le risorse su altre aree che negli anni passati hanno accumulato posizioni debitorie nei bilanci”. Secondo quanto riportato dai rappresentanti di Asti, pare che alle indiscrezioni raccolte la Regione sia intenzionata ad attribuire maggiori risorse a Biella e Alessandria.
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