Economia
Fassino e Chiamparino si confrontano con i problemi del welfare
Al Teatro Regio si è svolto un convegno della Fondazione Compagnia di San Paolo e Fondazione Cariplo a Torino su Un’impresa comune. Riprogettare il welfare in Italia. Il sindaco di Torino Piero Fassino ha ricordato che: “Una cosa è ragionare su come è distribuito e su come si riforma il fisco, un conto è dare messaggi, in modo anche subliminale, che si possa avere un prelievo fiscale basso e un welfare alto. Non si possono ridurre o togliere insieme Imu, Iva e Irpef. Non esiste questa cosa qui. Lo so che sto dicendo una cosa impopolare perché non si possono sostenere più i servizi, a meno che non si dica che la sanità o altro non si finanzia più con la fiscalità generale, che se lo paga il singolo. l’impossibilità del poterlo fare lo prova il fatto che il leader del centrodestra, Berlusconi, ha fatto della riduzione tasse un vessillo. Non ne ha mai ridotta nessuna. Perché? Perché non poteva farlo”.
Ha fatto eco a Fassino il precedente occupante la poltrona di Sindaco di Torino Sergio Chiamparino, oggi presidente della Compagnia di San Paolo: “Temo che siamo già oltre il rischio che la coesione sociale si rompa – ha detto – Nnon solo al Sud, ma anche nelle belle e forti Torino e Milano, ci sono aree in cui si vedono delle crepe. La società può essere lasciata al mercato, ma serve un nuovo welfare che non sia solo tutela e assistenza, ma costruzione di un paradigma di uguaglianza sociale che sia anche motore di crescita ragionevole. La decrescita non è mai felice. Il governo sembra interessato a raccogliere questa sfida”.
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