Cronaca
Volantini pro Preiti trovati a Bussoleno – il testo integrale
Sono stati trovati questa mattina per le strade di Bussoleno, in provincia di Torino, alcuni volantini inneggianti a Luigi Preiti, l’uomo che domenica scorsa ha sparato a due carabinieri davanti a Palazzo Chigi a Roma. Sui volantini c’è scritto “Ha fatto quello che tutti vorremmo fare”. Anche durante la manifestazione del primo maggio a Torino la foto di Preiti era comparsa sugli striscioni di alcuni centri sociali accanto a quella di persone che si sono suicidate in seguito alla perdita del lavoro. Sullo striscione dei centri sociali c’era scritto “Il primo maggio è dedicato a voi”.
Riportiamo qui di seguito il testo integrale del volantino e la foto pubblicata dal parlamentare PD Stefano Esposito sul suo profilo Facebook.
Gli spari sopra
Ci vorrebbero abituati e rassegnati alle notizie – ormai quotidiane – di suicidi, gente che si ammazza perchè portata all’esasperazione, vittime di una guerra contro i poveri fatta di sfruttamento sul lavoro, disoccupazione, multe tasse (il pizzo di Stato), sfratti, strozzinaggio… E a chi non si adegua le manganellate, i lacrimogeni in faccia, la galera… e anche (come il 26 aprile a Palermo) i carabinieri che sparano contro i lavoratori, 12 colpi di pistola (ma di queste pistolettate nessuno ne parla…)
La situazione, se non altro, si è chiarita definitivamente: PD e PDL, insieme per fare la guerra ai poveri.
Così, mentre al Quirinale era in corso il giuramento del nuovo governo, un uomo in giacca e cravatta ha aperto il fuoco contro i militari che presidiano la sede degli indegni più indegni degli indegni: il Parlamento.
“Volevo uccidere i politici” pare abbia confessato.
“E’ un pazzo” dicono di lui gli scampati.
“Era ora, ha fatto bene” si mormora nei bar e al mercato.
“Ha sbagliato bersaglio” dice qualcuno. Ed è vero… ma fino a un certo punto. Perchè i due carabinieri feriti non passavano certo di lì per caso: erano lì apposta, armati, a difesa della Casta… il minimo che si può dire è che se la sono cercata. E poi, a dirla tutta, non erano certo due sfigati qualsiasi: erano Carabinieri del Battaglione Tuscania, noto per gli stupri, le sevizie, i massacri compiuti in Somalia, Iraq, Afghanistan… e – in patria – per i pestaggi, le torture, i lacrimogeni ad altezza uomo, arroganti e impuniti (in Valsusa lo sappiamo bene!).
Insomma, un uomo rovinato dalla crisi si è procurato un’arma, ha preso un treno e si è diretto nel luogo simbolo dei problemi di tutti, il palazzo del governo.
Un essere umano ha lucidamente individuato i responsabili della sua miseria ed ha preferito rivolgere l’arma contro i suoi oppressori, una volta tanto non contro sè stesso.
Di fatto, da ieri, anche i politici ed i loro cani da guardia iniziano a cagarsi sotto.
perchè Luigi Preiti ha semplicemente FATTO quello che tutti DICONO in ogni buon bar d’Italia.
Ha soltanto accorciato la distanza tra il dire e il fare. Il suo gesto non è affatto sorprendente.
Quel che è davvero sorprendente è che sia ancora un gesto isolato.Solidarietà di pelle a Luigi Preiti.
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