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L’Arpa del Piemonte indaga sui cinghiali radioattivi della Valsesia

Redazione Quotidiano Piemontese

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radioactive L’Arpa Piemonte effettuerà uno specifico monitoraggio radiologico dell’area della Valsesia per approfondire le problematiche di contaminazione radioattiva dei cinghiali, nei quali è stato rilevato l’isotopo Cs137. Il rilevamento di livelli elevati di radioattività in campioni di carne di cinghiale in Valsesia è dovuto alla presenza del Cesio 137 ricaduto in quantità considerevole al suolo all’epoca dell’incidente di Chernobyl. Il Cesio, infatti, è scarsamente mobile e permane negli strati superficiali del suolo (10-20 cm) per vari decenni. Altre fonti di contaminazione diverse da Chernobyl sono da escludere dal momento che il costante monitoraggio dell’aria effettuato in continuo da Arpa Piemonte non ha mostrato eventi anomali negli ultimi anni.

Gli animali selvatici, che si cibano al suolo sono particolarmente soggetti all’ingestione di Cesio. Una situazione analoga avviene anche per i funghi e altri frutti spontanei del sottobosco.

Tutti gli altri alimenti che compongono la dieta tipo della popolazione, che sono monitorati dall’Agenzia mediante un programma di campionamento annuale coordinato da Ispra, hanno fornito sempre valori ampiamente al di sotto dei limiti.

I risultati dei monitoraggi, ad oggi, effettuati da Arpa Piemonte indicano anche che la contaminazione ambientale non è attribuibile alla presenza dei siti nucleari dismessi di Trino e Saluggia.

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