Economia
Stop alla Sila di Nichelino, a casa in 98 (80% donne)
Manca lavoro e non ci sono prospettive future. Per questo la Sila di Nichelino, azienda specializzata nella produzione di cambi e cavi flessibili di comando, per l’indotto Fiat, chiude i battenti. Non è bastato far parte di uno dei gruppi principali produttori mondiali (Sila Holding) con tre stabilimenti in Italia, otto all’estero e 1600 dipendenti per non risentire la crisi. I sindacati puntano l’indice contro l’assenza di un piano industriale a livello nazionale da parte di Fiat, mentre i lavoratori promettono un presidio a oltranza dei cancelli e in vista dell’incontro all’Amma (l’associazione che riunisce le aziende meccaniche) martedì prossimo bocciano la chiusura senza appelli.
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