Cronaca
Condannati a un anno e quattro mesi di reclusione con condizionale Franzo Grande Stevens e Gianluigi Gabetti per l’equity swap Ifil
La Corte d’appello di Torino ha condannato a un anno e quattro mesi di reclusione con la condizionale Gian Luigi Gabetti, presidente onorario di Exor ed ex presidente Ifil, e l’avvocato Franzo Grande Stevens, legale della famiglia Agnelli, ritenuti responsabili di aggiotaggio informativo per l’operazione finanziaria che nel 2005 permise a Ifil di restare l’azionista di riferimento della Fiat. Per Gabetti e Grande Stevens c’è anche la pena accessoria dell’interdizione per un anno dai pubblici uffici, alla quale si aggiunge, per Grande Stevens, l’interdizione dall’esercizio dell’avvocatura. Gli imputati sono stati condannati anche a pagare una multa di 600mila euro ciascuno.
Nel processo sono state assolte Ifil e Giovanni Agnelli Sapaz, le due società imputate sotto forma di persone giuridiche. Alle parti civili coninvolte come Consob e un piccolo azionista non è stato accordato nessun risarcimento. Uscendo dall’aula, Franzo Grande Stevens ha dichiarato: “Una sentenza inimmaginabile, non me lo aspettavo proprio”
L’imputazione si riferisce a un comunicato pubblicato il 24 agosto 2005 sulla volontà di Ifil di restare azionista di riferimento di Fiat ma di non avere allo studio iniziative sul titolo del Lingotto.
Il commento di Gianluigi Gabetti: Avrei sperato in un risultato diverso, dei professionisti leggeranno le motivazioni e poi ci consiglieranno sul da farsi”.
L’avvocato Emanuela Di Lazzaro, legale della Consob, che aveva chiesto il risarcimento del danno ha commentato: Non so come il giudice abbia potuto ignorare la nostra posizione e con quale motivazione abbia rifiutato la nostra richiesta risarcitoria. Vedremo in Cassazione”.
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