Cronaca
Arrestato due volte nell’arco di 24 ore dai carabinieri di Santo Stefano Belbo
L’altra notte il 22enne disoccupato marocchino H.M. di Canelli (At), molto probabilmente dopo aver abusato di bevande alcoliche, si è recato al ber nel centro del paese. Qui ha iniziato a molestare alcuni clienti ed a prendersela con tavolini e sedie. Il titolare del bar ha richiesto l’intervento dei carabinieri che sono giunti poco dopo sul posto.
I militari, non senza difficoltà dato lo stato di agitazione del marocchino, hanno riportato la calma. In caserma però il giovane si è scagliato contro alcuni carabinieri, danneggiando alcuni arredi, infrangendo una vetrata e rompendo la porta di un ufficio tanto da procurarsi da solo diversi tagli alle braccia. E’ stato accompagnato all’Ospedale di Nizza Monferrato un’ambulanza del 118 fatta intervenire in caserma ed i sanitari lo hanno poi dimesso con una prognosi di 20 giorni. Al termine delle cure i carabinieri lo hanno arrestato con le accuse di danneggiamento aggravato, violenza, minacce e resistenza a Pubblico Ufficiale e, su disposizione del P.M. di turno della Procura di Alba Dott.ssa Donatella Masia lo hanno accompagnato presso la propria abitazione in regime di arresti domiciliari in attesa del processo che si sarebbe celebrato a suo carico nell’arco di un paio di giorni.
Lui però ha pensato bene di evadere dai domiciliari rendendosi irreperibile per alcune ore. I carabinieri santostefanesi, accertato il suo allontanamento da casa, hanno avviato le ricerche del marocchino rintracciandolo a Santo Stefano Belbo mentre era tranquillamente a spasso e lo hanno arrestato questa volta per evasione conducendolo nel carcere di Alba. Ai militari ha detto che non riusciva a stare a casa e che era uscito per prendere solo una boccata d’aria, ma che si sarebbe presentato regolarmente da solo al processo a suo carico in Tribunale ad Alba. E’ poi comparso il giorno dopo dinanzi al Giudice, questa volta però in manette e tradotto dalla Polizia Penitenziaria, ed è stato condannato a 6 mesi di reclusione per i reati da lui commessi.
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