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Cantieri e irregolarità sul lavoro: i primi risultati dell’Organismo Provinciale di Vigilanza

Redazione Quotidiano Piemontese

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morti sul lavoroPrimo bilancio per l’O.P.V., Organismo Provinciale di Vigilanza, istituito lo scorso mese di settembre, con il compito di definire piani operativi di vigilanza in materia di igiene e sicurezza del lavoro, coordinando le attività di diversi enti, al fine di ottenere un effetto sinergico tra loro.

I soggetti pubblici interessati sono gli SpreSAL (Servizio Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro) delle ASL CN1 e CN2, la Direzione Territoriale del Lavoro di Cuneo, le direzioni provinciali di INPS e INAIL e il Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco titolari dell’azione di vigilanza in materia di igiene e sicurezza del lavoro, di regolarità dei rapporti di lavoro, di regolarità contributiva e assicurativa, di prevenzione incendi. L’O.P.V. coordinato da Santo Alfonzo, medico e direttore S.Pre.S.A.L. dell’ASL CN1, ha competenze che spaziano dal coordinamento delle attività di vigilanza in edilizia sino all’effettuazione di proposte per interventi congiunti in agricoltura, e in generale su settori ritenuti prioritari.

Nel 2012, nel corso dell’attività di vigilanza, è stata riscontrata una percentuale del 54,5% di  cantieri irregolari (in diminuzione rispetto al 64,5% del triennio precedente) sul totale dei controllati. In particolare i cantieri irregolari per violazioni relative al rischio prioritario “caduta dall’alto” sono il 35% di quelli controllati (anche questi in diminuzione rispetto al 45% del triennio precedente), con una conseguente diminuzione del numero di violazioni per il rischio di caduta dall’alto che scende dal 55% del triennio precedente al 35% per l’anno 2012, sul totale delle violazioni presenti nei cantieri risultati essere irregolari. Sensibile è stata inoltre la riduzione del numero di imprese risultate irregolari: il 40% del totale di quelle controllate contro il 60% del triennio precedente.

“Il trend è positivo – commenta Alfonzo – e sembrerebbe deporre a favore della tesi di un concreto miglioramento delle condizioni di sicurezza dei nostri cantieri: tuttavia resta il dato oggettivo che pone ancora più della metà dei nostri cantieri in condizioni di irregolarità. Inoltre, in più di un terzo di quelli controllati, il rischio di caduta dall’alto, che maggiormente contribuisce agli infortuni gravi e mortali, non è stato sufficientemente ridotto”.

Entrando nello specifico dei risultati dell’operazione definita “mattone sicuro”, rispetto all’obiettivo programmato di 120 ispezioni, sono state controllate 143 aziende, con un incremento di circa il 20%. Il numero di quelle rilevate irregolari (57) è da ritenersi un dato positivo in quanto si tratta del 40% circa del totale delle aziende ispezionate, così come quello dei lavoratori irregolari (64), quasi uno ogni due aziende controllate.

Riguardo alla tipologia di violazioni accertate, il fenomeno principale è riconducibile a quello dei cosiddetti “pseudo-artigiani” spesso utilizzati per eludere gli obblighi previsti dalla normativa in materia di lavoro, previdenziale e di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Infine, pur non essendo il lavoro nero un fenomeno di grande rilievo in provincia di Cuneo, sono stati accertati 23 lavoratori non registrati e totalmente sconosciuti agli organi della Pubblica Amministrazione.

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