Cronaca
La guardia di Finanza impegnata nel contrasto al lavoro nero nel saluzzese
La Guardia di Finanza di Saluzzo, a seguito di controlli nel settore dell’estrazione e della lavorazione della pietra di Luserna tra Barge e Bagnolo, ha provveduto a segnalare un imprenditore cinese alla competente Direzione territoriale del lavoro per il successivo provvedimento di sospensione dell’attività. L’uomo, durante gli accertamenti effettuati, stava impiegando scalpellini in nero, anch’essi di nazionalità cinese.
La normativa prevede che, nel momento in cui si riscontri l’impiego di personale non risultante dalla documentazione obbligatoria in misura pari o superiore al 20 per cento del totale dei lavoratori presenti sul luogo di lavoro, per l’azienda venga attivata la procedura di interruzione dell’attività economica.
Le violazioni constatate in materia di “lavoro nero” hanno comportato anche l’applicazione della cosiddetta “maxi-sanzione” prevista per ogni singolo lavoratore non regolarmente assunto, la cui entità può variare dai 1.500 ai 12.000 euro, maggiorata di 150 euro per ogni giornata lavorativa di cui sia stata constatata la prestazione.
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