Lavoro
I lavoratori Fonsai annunciano sciopero: esiste il rischio di migliaia di esuberi
Al termine dell’assemblea di questa mattina, i lavoratori torinesi della Fonsai-Unipol-Premafin-Milano Assicurazioni, hanno annunciato uno sciopero per protestare contro il piano dell’azienda.
Il piano, da diversi giorni al centro delle polemiche, prevede 2440 esuberi a livello nazionale, numero alto che corrisponde a circa il 25% dell’intera forza lavoro. Questo nonostante la Fonsai abbia assicurato che non ci saranno licenziamenti.Il sindacato Uilca ha diramato questo comunicato:
A seguito delle note vicende che hanno interessato il gruppo Fondiaria-Sai si è dato corso ad una fusione fra la nostra azienda, la controllante Premafin, la Milano Assicurazioni e Unipol.
Il 20 dicembre il nuovo gruppo, denominato Unipol-Sai, ha presentato le macrolinee del piano industriale 2013/2015 e lo stesso è stato illustrato a bologna il 22 gennaio alle organizzazioni sindacali. In quell’occasione l’azienda ha dichiarato 2.240 esuberi.
A seguito di quell’incontro, le organizzazioni sindacali hanno richiesto all’azienda un documento impegnativo, che riportasse “regole certe” in relazione alla responsabilità sociale di impresa per quel che concerne la salvaguardia dei posti di lavoro e delle professionalità in tutte le sedi dell’azienda, la rinuncia ai licenziamenti individuali e collettivi, la volontarietà alla mobilità territoriale.
Il 4 febbraio siamo stati convocati dall’azienda a Milano e contrariamente a quanto lecitamente ci si aspettava, niente di quanto richiesto dai lavoratori rappresentati dalle organizzazioni sindacali è stato rispettato.
L’azienda ritiene di non poter escludere l’applicazione dei licenziamenti collettivi (l. 223) e individuali, prevede la sospensione temporanea dell’attività lavorativa tramite l’applicazione di quanto previsto dal fondo di solidarietà per il settore assicurativo (ammortizzatore sociale specifico), la riduzione dell’orario di lavoro e la mobilità territoriale, ovvero trasferimenti anche non volontari dei lavoratori, vero patrimonio dell’azienda, i quali si trovano nelle condizioni di dover pagare le azioni spregiudicate che negli anni sono state perpetrate a danno della solidità del gruppo Fondiaria-Sai
I lavoratori delle sedi piemontesi si sono oggi riuniti massivamente in assemblea presso il teatro nuovo di Torino, approvando all’unanimità un ordine del giorno che da’ alle organizzazioni mandato affinchè si reiterino al gruppo Unipol-Sai le istanze già presentate, che prevedono soprattutto il rispetto della forza lavoro inteso come capitale umano e non come “numero” di cui poter disporre a piacimento.
Sono state altresì approvate iniziative di lotta sociale, con l’approvazione di un primo pacchetto di sciopero di 8 ore da effettuare quanto prima in tutte le sedi del gruppo.
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