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Economia

Seat Pagine Gialle verso il concordato preventivo: il titolo crolla in Borsa

Redazione Quotidiano Piemontese

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seat-pagine-gialleNuovo crollo in Borsa per il titolo Seat Pagine Gialle che ha perso il 40% arrivando a un valore di  0,0008 euro, quasi annullando del tutto il valore della sua capitalizzazione. Il valore in Borsa di tutta Seat è oggi di  solo 12,5 milioni di euro.La società torinese ha annunciato di non poter far fronte alle scadenze previste dall’attuale struttura dell’indebitamento nel 2013 e chiederà l’ammissione alla procedura di concordato preventivo. La decisione è stata assunta dal consiglio di amministrazione per garantire “la continuità aziendale”, alla luce dell'”impossibilità di far fronte” agli impegni sul debito nel 2013 e dopo la la revisione al ribasso dei target per quest’anno. 

Il gruppo ritiene non più attuali e raggiungibili le linee guida strategiche 2011-2013 e le stime al 2015 elaborate in occasione della recente ristrutturazione. Il gruppo ritiene non più attuali e raggiungibili le linee guida strategiche 2011-2013 e le stime al 2015 elaborate in occasione della recente ristrutturazione.

Seat Pagine Gialle Italia opera nel settore della pubblicità e dei servizi di comunicazione locale, attraverso la vendita di spazi pubblicitari sulle proprie Directories sia cartacee che on-line e la vendita di servizi di comunicazione, mercato che è fortemente influenzato dall’andamento dell’economia da tempo in fase recessiva; in particolare la spesa in pubblicità e altri servizi di comunicazione delle piccole e medie imprese, che costituiscono la clientela target della Seat, risulta ancora più sensibile a tale andamento.

In funzione del mutato contesto economico e della diversa situazione in cui versa l’economia italiana rispetto alle previsioni utilizzate nell’elaborazione delle Linee Guida Strategiche 2011 – 2013 e alle Proiezioni di Stima al 2015 poste a base del processo di ristrutturazione finanziaria da poco concluso, sono state riviste le ipotesi di prechiusura 2012 e di budget 2013 con evidenze fortemente al di sotto di quanto in precedenza stimato. Le Linee Guida Strategiche presupponevano una ripresa dell’economia italiana e una crescita del PIL pari all’1%, con un mercato pubblicitario tendenzialmente stabile; tali previsioni sono state largamente disattese e la Società si è trovata ad affrontare un mercato che ha registrato un calo del PIL del -2,2% e una contrazione degli investimenti pubblicitari di circa il -14%.
Si ritiene che tale processo perdurera’ almeno fino alla prima metà del 2013, finestra rispetto alla quale le previsioni di andamento del PIL sono ancora in contrazione di circa il -1%, con conseguenti impatti sulla spesa pubblicitaria delle aziende. I primi effetti di questo mutato scenariosono già evidenti sulla raccolta pubblicitaria della Società i cui trend hanno subito un forte deterioramento soprattutto negli ultimi mesi dell’a nno e che al momento non mostrano segnali di significativo miglioramento. L’andamento dell’acquisito degli ultimi mesi del 2012 e dei primi mesi del 2013 porta, anzi, a prevedere un calo ancora più marcato di ricavi e utili per l’anno in corso.
Alla luce di quanto sopra, le risorse finanziarie effettivamente disponibili nell’arco del 2013 – costituite dal saldo di cassa in Seat PG Italia al 31 dicembre 2012 di circa 100 milioni, incrementato del flusso di cassa annuale stimato e disponibile per il servizio del debito – non risultano in grado di far fronte alle scadenze per capitale ed interessi (previste dalla attuale struttura dell’indebitamento complessivo di Seat PG Italia nell’anno corrente pari a circa Euro 200 milioni), scadenze che portano il Gruppo Seat in una situazione di grave squilibrio finanziario, con conseguenti, inevitabili, effetti negativi sulla struttura patrimoniale.
Nelle more dell’individuazione di un percorso condiviso idoneo a consentire una stabilizzazione finanziaria di lungo periodo e quindi la realizzabilità di nuovi obiettivi industriali e operativi, il Consiglio d’Amministrazione di Seat Pagine Gialle S.p.A. e il Consiglio d’Amministrazione di Seat Pagine Gialle Italia S.p.A., hanno, tra l’altro, deliberato di proporre l’ammissione alla procedura di concordato preventivo per garantire continuità aziendale ai sensi dell’art. 161 del R.D. 267/1942 e, in attesa di definire, la proposta di concordato e il relativo piano, hanno deciso di presentare la c.d. “domanda in bianco” (o di “pre-concordato”) che è prevista dal sesto comma dell’art. 161 del R.D. 267/1942, ottenendo immediatamente gli effetti protettivi del patrimonio delle due Società previsti dalla normativa applicabile e a tutela di tutti gli interessi coinvolti (quelli degli stakeholders in genere, dei dipendenti in particolare, ma anche dei creditori).
In tale contesto, i Consigli di Amministrazione delle Società interessate hanno deciso di non procedere al pagamentodella cedola semestrale in scadenza al 31 gennaio 2013 in relazione alle obbligazioni Senior Secured e delle rate interessi sul finanziamento bancario senior dovute al 6 febbraio, in ossequio al principio di parità di trattamento dei creditori.
Nell’ambito della procedura avviata e nel rispetto dei termini che verranno assegnati dal Tribunale competente, le Società interessate elaboreranno il piano di adempimento della proposta di concordato che sarà volto, come detto, a garantire la continuità aziendale sulla base di un “impianto strategico” che sia realistico e sia basato su un normale e sostenibile livello di indebitamento, idoneo anche ad evitare interventi sulla struttura patrimoniale del Gruppo. Sono stati pertanto attribuiti i necessari poteri per procedere al deposito della relativa domanda presso il tribunale nei più brevi tempi tecnici possibili e comunque compatibilmente con la predisposizione del ricorso medesimo.
Il ricorso a questo istituto consentirà alla Società di porre in essere le necessarie azioni di rilancio e di mantenere il focus sullo sviluppo del business, secondo le linee tracciate dall’insediamento dell’Amministratore Delegato, Dott. Santelia, e di cui il Consiglio intende continuare a supportare il perseguimento con l’obiettivo di garantire la continuità aziendale la cui capacità di produrre cash flow positivi rappresenta il principale asset a tutela di tutti i portatori di interesse.

 

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