Cittadini
Trionfo per il “Signor G” di Andrea Scanzi al teatro di Alba
Un tale successo di pubblico e viva partecipazione che il teatro di Alba ha dovuto aprire le porte della sala più grande per ospitare gli spettatori di “Se Gaber fosse Gaber“, in scena giovedì 24 alle 21 al “Busca”. Inizialmente, vista anche la particolarità della kermesse, quais confindenziale, si era optato pre la storica sala Morolin, ma le prenotazioni, 600 circa, sono “esplose” e quindi, tutti dirottati in spazi più ampi. A dieci anni dalla morte del grande artista, Andrea Scanzi, scrittore e firma nota de Il Manifesto, Il Riformista, Panorama, L’Espresso, La Stampa, solo per citarne alcuni, si è cimentato in un monologo di 90 minuti, alternato da immagini, alcune inedite, e video di Gaber durante le sue esibizioni. Un percorso cronologico che ha affrontato molti aspetti del privato e del pubblico del signor G, la cui presenza sul palco, grazie a Scanzi che ha accompagnato il pubblico in una sorta di viaggio nel tempo e nella memoria, sembrava tangibile, quasi come se fosse stato lì, sul palco. Il pubblico, formato da più generazioni, è uscito dalla sala, a fine spettacolo, più che soddisffato. L’evento che rientra nella rassegna “Vedere la musica, ascoltare le immagini”, curata dal noto fotografo internazionale Guido Harari e dall’associazione culturale albese Wall Of Sound, si integra perfettamente nella realtà odierna sociale e politica. Mai Gaber è stato tanto attuale.
Scanzi si è soffermato maggiormente sul teatro-canzone ricordando e facendo ascoltare “Quando è moda è moda”, “Qualcuno era comunista”, “Io se fossi Dio” etc, analizzando, quasi a “lezione teatrale” le cifre dell’intellettuale italiano. La presenza scenica, la mimica, la lucidità profetica, il gusto anarcoide per la provocazione e il coraggio, a volte brutale, di “buttare lì qualcosa”, l’avere anticipato così drammaticamente i tempi, fanno del pensiero di Giorgio Gaber (e di Sandro Luporini, suo storico coautore e amico), un riferimento per personaggi della politica, dello spettacolo, della cultura, del nostro vivere quotidiano.
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