Seguici su

Cittadini

Tutti gli agenti spostati a presidiare la sicurezza a Levaldigi, anche dalla frontiera di Limone

Redazione Quotidiano Piemontese

Pubblicato

il

SONY DSC

Raccolta firme giovedì mattina al mercato

Il Ministero dell’Interno ha presentato una bozza che prevede l’apertura del posto di Polizia di Frontiera Aerea presso lo scalo di Levaldigi, fino a qui nulla di strano, se non fosse che questo avverrà con la contemporanea soppressione del settore Polizia di Frontiera di Limone Piemonte. Il personale che opera al confine con la Francia, ora ospitato gratuitamente nel locali FS, sarà trasferito in blocco (17 persone) all’aeroporto cuneese insieme ad una decina di agenti della Questura di Cuneo. Potrebbe essere una scelta di priorità non comportasse, per il territorio, conseguenze molteplici e negative.

A sollevare la questione, per il momento, sono stati Luca Lauria, segretario provinciale SIAP (Sindacato Italiano Appartenenti Polizia), e il sindaco di Limone Piemonte che non era stato informato della chiusura del locale posto di Polizia di Frontiera. Si così sarà, non solo la porta nord ovest della provincia rimarrà aperta, ma bisognerà fare i conti con i lavori del raddoppio del tunnel di Tenda che incombono e che potrebbero essere un rischio dal punto di vista della sicurezza e dell’immigrazione clandestina che a Limone potrebbe trovare terreno fertile. Il SIAP vorrebbe scongiurare la situazione venutasi a creare all’aeroporto di Parma. Per non citare le sempre poco rosee prospettive circa l’aeroporto di Levaldigi e il suo mantenimento. Se tra qualche anno venisse smantellato, gli agenti dovrebbero fare dietrofront?

In questi giorni il Siap si è immediatamente mosso ed ha organizzato una raccolta firme contro la chiusura dell’ufficio di Polizia di Limone che sorveglia più di una vallata arrivando, come competenza, fino ai colli Maddalena, Lombarda ed Agnello. L’intento è di far cambiare idea al Ministero dell’Interno sensibilizzando le istituzioni come Questura e la Prefettura le quali sono direttamente coinvolte nella gestione dell’ordine e della sicurezza pubblica, ma anche la Procura della Repubblica con la quale la Polizia di Frontiera di Limone ha instaurato da tempo una proficua collaborazione.

In allerta sono principalmente i cittadini delle valli Vermenagna e Stura e quella comunità con la quale i poliziotti di frontiera hanno lavorato per costruire un unico tessuto sociale. Solo negli ultimi 5 anni il settore Polizia di Frontiera di Limone ha identificato oltre un migliaio di cittadini stranieri irregolari, ha contestato 1.185 reati ed ha rintracciato 44 minori stranieri in transito da e per la Francia.

Iscrivi al canale Quotidiano Piemontese su WhatsApp, segui la nostra pagina Facebook e continua a leggere Quotidiano Piemontese

adv

Dalla home

adv

Facebook

adv