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Alessandria

Si è concluso felicemente un intricato sequestro in Russia di un casalese

Redazione Quotidiano Piemontese

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Un sequestro di persona consumatosi tra Italia e Russia si è concluso con la liberazione dell’ostaggio e l’arresto dell’amico della vittima.  L’intricata vicenda ha avuto inizio lo scorso febbraio, quando Edoardo Monti è stato sequestrato a Sanpietroburgo, e si è conclusa  il 10 di ottobre con l’arresto di Mauro Bernardinello, amico della vittima e apparentemente vittima del sequestro, ma è stata resa nota dalle forze dell’ordine solo giovedì 17.

Da una prima ricostruzione dei fatti, pareva che i malviventi avessero inviato a Casale Monferrato, il 44enne Mauro Bernardinello , anch’egli apparentemente sequestrato a Sanpietroburgo insieme a Edoardo Monti . L’uomo, asserendo di essere stato incaricato dai sequestratori di reperire dalla famiglia Monti il denaro per la liberazione dell’amico, si è  messo sulle tracce dell’avvocato Mauro Monti, padre della vittima, raggiungendolo nel suo studio la mattina del 15 febbraio 2012.

L’uomo dopo aver raccontato al professionista le dinamiche del sequestro, ha chiesto che gli fosse consegnata una somma di 300.000 euro, somma che sarebbe dovuta servire per pagare il riscatto agli ignoti sequestratori.

Dopo una serie di trattative, con l’assenso dell’Autorità Giudiziaria, non è  stata consegnata alcuna somma di denaro al 44enne, che ha deciso di far rientro in Russia per comunicare il tutto ai sequestratori. Alle ore 7 del 17 febbraio 2012, Bernardinello partiva senza il denaro richiesto da Milano Malpensa con un volo Swiss Air con tratta Milano-Zurigo-San Pietroburgo. Nelle primissime ore della stessa giornata, intanto, l’avvocato Monti veniva colpito da un infarto perdendo la vita.

La strettissima collaborazione realizzata dagli investigatori piemontesi e dai funzionari dell’Interpol e dello SCO di Roma con i rappresentanti della polizia Russia (e della Svizzera), ha permesso di monitorare  l’uomo durante il suo viaggio. Una volta arrivato a San Pietroburgo, l’uomo è stato fermato dalla polizia russa e interrogato.

Le contraddizioni emerse durante gli interrogatori, e gli elementi scoperti durante la fase investigativa, hanno portato all’arresto dell’uomo. Arresto eseguito dalle squadre mobili di Torino e Alessandria al rientro dell’uomo in italia, il 7 ottobre 2012 alll’aeroporto di Malpensa.

Il malvivente è stato poi condotto presso la casa circondariale “Lorusso – Cutugno” di Torino dove è detenuto.

 

 

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