La lontana parente “spilla” ad una coppia di anziani oltre 20mila euro

Era intevenuta nel corso del 2012 per aiutare i coniugi in difficoltà a seguito dell’aggravarsi della malattia di uno dei due poi però la sua presenza in casa si è fatta asfissiante ed invadente oltre il limite consentito. G.A., classe 1966, è la signora residente ai confini del cuneese che si è imposta in una famiglia di Cuneo, prima per aiutare nelle faccende sanitarie e domestiche poi per sottrarre del denaro agli ingenui coniugi. Presto la presenza di G.A. diventa troppo: da un lato pretende di coabitare con la coppia per alcuni mesi dell’anno e, dall’altro, impone dei “rimborsi” spese del tutto sproporzionati ed ingiustificati.

Al rifiuto manifestato, talvolta, dalla coppia di corrispondere del denaro, G.A. reagiva con minacce e, anche, violenza costringedoli ad ottemperare alle sue richieste economiche. Inoltre spesso la donna, per monitorare i prelievi della coppia, li accompagnava in banca per verificarne l’ammontare ed impossessarsi subito del denaro. Proprio questo atteggiamento aveva insospettito il direttore della filiale che informava della situazione anomala gli investigatori della sezione antirapina della squadra mobile.

Le indagini permettevano di accertare che, nel corso dei mesi, la donna aveva estorto alla coppia oltre 20.000 euro. Il G.I.P. di Cuneo, sulla scorta dei gravi indizi raccolti dalla squadra mobile emetteva la misura cautelare dell’obbligo di dimora a carico di G.A. in modo da scongiurarne l’incontro con le vittime. I reati contestati sono circonvenzione di incapace ed estorsione continuate e pluriaggravata. Oltre alla misura cautelare l’Autorità Giudiziaria disponeva anche il sequestro preventivo dei conti correnti e postali della donna in modo da recuperare, almeno parzialmente, le somme estorte alle vittime.

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