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Lavoro

Una cordata di imprenditori per salvare la Galup

Gabriele Farina

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Un gruppo di giovani imprenditori torinesi ha messo in campo una proposta per salvare la Galup sulla via del fallimento.
Il curatore fallimentare ha infatti ritenuto che l’offerta ricevuta sia congrua perchè non punta a rilevare lo stabilimento ma a far ripartire la produzione recuperando anche almeno il 50% dei dipendenti fin da subito.
La cordata è composta da Paolo Covelli e Valter Rabaioli, della Foam di Rivoli, azienda che opera nella componentistica auto, Giovanni Tonno, proprietario della fonderia Fomt di Grugliasco e Pietro Drago, titolare dell’agenzia Comunicare di Orbassano.Come è evidente nessuno dei quattro ha esperienza nel settora ma l’intenzione di mantenere la struttura operativa esistente sembra convincere il curatore fallimentare.
Inoltre la cordata assicura di poter coprire i 4 milioni di debiti e di riuscire ad investire ulteriori 800 mila euro per il rilancio della produzione e del marchio, puntando non a far sopravvivere la Galup ma a farla crescere creando addirittura nuovi punti vendita.

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