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Ambiente

La crisi riduce i rifiuti in Piemonte: -4,7% nel 2011

Redazione Quotidiano Piemontese

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La Giunta regionale ha ufficializzato i dati sui rifiuti in Piemonte nel 2011. Secondo i dati raccolti dall’Osservatorio regionale sui rifiuti, la produzione complessiva lo scorso anno si è ridotta del 4,7%. La raccolta differenziata invece si conferma sopra la soglia del 50% già superata nel 2010 (arrivando al 51,4%). I rifiuti sono però lo specchio della crisi economica “che ha portato anche in Piemonte ad una contrazione dei consumi e, di conseguenza, dei rifiuti prodotti” come afferma l’assessore Ravello.

L’analisi dei dati rileva inoltre che la produzione 2011 è di circa 2 milioni 130 mila tonnellate di rifiuti, di cui 1, 96 milioni sono stati raccolti in modo differenziato ed avviati ad operazioni di recupero e circa 1,36 milioni sono stati avviati a smaltimento. In valori assoluti, rispetto al 2010 i dati evidenziano significative variazioni nella produzione complessiva dei rifiuti (-4,7% corrispondente ad una riduzione di 105 mila tonnellate), una diminuzione dei rifiuti avviati a smaltimento (-6,7%)  e dei rifiuti raccolti con differenziata (-2,8%). In termini di quantità pro capite ciò significa che ogni abitante piemontese ha prodotto circa 478 chilogrammi di rifiuti, di cui 246 sono stati raccolti in modo differenziato e avviati a recupero e 233 sono stati smaltiti.

“Nel 2010 la Regione si era posta come obiettivo di ridurre la produzione dei rifiuti urbani a 500 chilogrammi pro capite l’anno entro il 2015 – spiega l’assessore regionale all’Ambiente, Roberto Ravello – le diminuzioni rilevate sul 2011 vanno ben oltre questo obiettivo, ma sono in parte conseguenza della crisi economica che il Paese sta attraversando e che ha portato anche in Piemonte ad una contrazione dei consumi e, di conseguenza, dei rifiuti prodotti. Per quanto riguarda la raccolta differenziata – precisa Ravello – i dati rilevati dall’Osservatorio confermano gli ottimi risultati raggiunti nel 2010, quando il Piemonte si posizionò al terzo posto tra le Regioni italiane. D’altra parte anche il ministro Clini ha recentemente sostenuto che gli obiettivi per la raccolta differenziata dovrebbero essere rivisti, rendendoli maggiormente coerenti con una valutazione costi/benefici. La delibera approvata oggi in Giunta individua, tra l’altro,  ulteriori criteri per la quantificazione da una parte dei rifiuti speciali assimilati ai rifiuti urbani destinati al recupero, raccolti al di fuori del servizio pubblico, dall’altra dei rifiuti da spazzamento stradale anch’essi avviati a recupero. Ciò allo scopo di calcolare in modo sempre più puntuale la  percentuale di differenziata sul nostro territorio”.

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