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Cronaca

Tredici misure cautelari per gli scontri del primo maggio a Torino

Redazione Quotidiano Piemontese

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La Digos di Torino ha eseguito 13 misure nei confronti di attivisti dei centri sociali Askatasuna, Gabrio e di organizzazioni No Tav in Val Susa. Tra questi tre arresti domiciliari, per altri sette è scattato l’obbligo di dimora e per altri 4 c’è invece l’obbligo di firma. I provvedimenti sono relativi agli scontri avvenuti durante il corteo del primo maggio 2012. I reati di cui i 13 indagati devono rispondere sono violenza e resistenza a pubblico ufficiale e danneggiamento. Quel giorno autonomi e forze dell’ordine erano venuti in contatto in un primo momento mentre il corteo sfilava lungo via Po, dopo che era stato contestato il sindaco Piero Fassino.

In seguito, il gruppo di antagonisti si era staccato dal corteo principale e aveva cercato di fare irruzione in Comune, in piazza Palazzo di Città. Alcuni antagonisti erano saliti sul balcone della sede comunale e avevano appeso una bandiera No Tav.

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