Piemonte
Juventus: Lucio e Marrone hanno le valigie pronte
Sembra essere ai titoli di coda l’avventura juventina del brasiliano Lucimar Ferreira da Silva, in arte Lucio. Arrivato in estate a parametro zero dall’Inter, il difensore centrale campione del mondo con la Selecao nel 2002, finora ha totalizzato appena 310 minuti in campo e pare essere finito ai margini del progetto tecnico di Antonio Conte.Â
Per questo avrebbe chiesto di essere ceduto e il club avrebbe concesso il suo benestare, anche per liberarsi del suo cospicuo ingaggio. Finora il brasiliano ha collezionato solo tre presenze dal primo minuto: una nella Supercoppa italiana, una in campionato e una in Champions League. A rallentare il suo adeguamento al progetto di Conte anche alcuni infortuni di natura muscolare ma, dopo le ultime esclusioni, il confronto richiesto e ottenuto con il tecnico non lo hanno lasciato di buon umore.
Nei giorni scorsi il giocatore ha ammesso, al quotidiano tedesco Bild, di stare pensando al suo futuro e di non escludere un ritorno in Germania dove ha già giocato dal 2000 al 2009 nelle fila del Bayer Leverkusen e del Bayern Monaco, segnando anche 20 reti, un bel bottino per un difensore.
In Bundesliga però solo il Wolfsburg sembra essere una destinazione possibile. Il suo posto potrebbe essere preso da Salvatore Bocchetti, centrale in scadenza di contratto con il Rubin Kazan di Spalletti, bisognoso di vendere dopo l’eliminazione dalla Champions.
Un altro giocatore che pare destinato a lasciare Torino, seppure solo in prestito, è Luca Marrone, classe 1990, che ha totalizzato gli stessi minuti di gioco di Lucio, ma viene valutato in prospettiva. Prodotto del vivaio bianconero, già prestato a Siena nel 2010, Marrone è nazionale Under -21 e l’anno scorso ha impressionato per la lucidità in fase di rifinitura (suo l’assist per il gol di Giaccherini, che dà alla Juventus il titolo di campione d’inverno), la prontezza nel tiro (contro l’Atalanta, il primo gol in Serie A arriva con una stangata all’incrocio dei pali) e la versatilità  (quest’anno è stato provato anche vice-Bonucci).
Considerato il prosieguo del cammino sui tre fronti però, è da vedere se a Conte converrà privarsi di due giocatori così duttili, esperti e prolifici.
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