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Piemonte

Dopo le indagini su Walter Casoni l’opposizione chiede le dimissioni di Cota

Redazione Quotidiano Piemontese

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Come era prevedibile dopo la notizia delle Indagini sulll’assessore regionale William Casoni per l’inchiesta per la riscossione dei bolli auto l’opposizione in Regione è partita all’assalto chiedendo le dimissioni della giunta Cota.  Per Roberto Placido Consigliere regionale PD: “Mi chiedo fino a quando durerà il silenzio del Presidente Cota sulle vicende giudiziarie che continuano ad investire la sua Giunta, visto che sulle questioni centrali delle politiche regionali oramai da tempo Cota ha scelto di sfuggire a ogni responsabilità, in una situazione dei conti regionali da pre-commissariamento. Dopo lo scandalo della sanità ora lo scandalo del bollo auto, a dimostrazione della totale indifferenza al rispetto delle regole che contraddistingue chi governa questa Regione.

Di fronte a ingenti risorse pubbliche depredate a favore di privati, di fronte a un opaco intreccio di interessi e a metodi truffaldini, il Presidente Cota non può cercare vie di fughe in ipotetici rimpasti, ma deve dimettersi per dare ai piemontesi la possibilità di voltare pagina e scegliere una nuova e più responsabile guida. Si vada anche in Piemonte ad elezioni anticipate, unificando il voto con le politiche del 2013. Per Fabio Lavagno Coordinatore regionale SEL Piemonte :” L’inchiesta giudiziaria sulle riscossioni delle tasse automobilistiche piemontesi , relativa alla società GEC sino ad ora aveva lasciato da parte politica. Da oggi non è più così. E’ un bruttissimo segnale la notizia dell’iscrizione nel registro degli indagati dell’Assessore al Commercio e ai Parchi della Regione Piemonte William Casoni.

Per quanto questo fatto venga da più parti definito un “atto dovuto”, e vada pienamente inserito nel quadro giudiziario e delle sue garanzie; non possiamo dimenticare che è il terzo episodio che coinvolge esponenti dell’esecutivo regionale e arriva dopo i coinvolgimenti di Roberto Rosso e Caterina Ferrero entrambi rinviati a giudizio per altre vicende. L’incapacità d’azione della Giunta ormai ampiamente verificata si accompagna ad opacità nei comportamenti amministrativi. La situzione sta diventando inaccettabile.Pensiamo che il Piemonte ed i piemontesi si meritino ben altro. Da troppi mesi, ormai, la nostra Regione è priva di una guida credibile. A Cota non resta che prendere atto del suo fallimento personale e politico, non cerchi scorciatoie. La strada più seria è quella di approvare l’assestamento di bilancio, seppure con mesi di ritardo, e riconsegnare ai cittadini il diritto di scegliere come essere governati”.

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