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Piemonte

La nuova mappa regionale degli ospedali cancella sette strutture nel torinese

Redazione Quotidiano Piemontese

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Presentato in Commissione Sanità in Regione il documento programmatico della rete ospedaliera piemontese. Nella nuova mappa ospedaliera, il torinese vedrebbe il taglio di sette strutture: due a Torino (Valdese e Oftalmico), fuori città le altre cinque (Venaria, Avigliana, Giaveno, Torre Pellice e Pomaretto).
Giovedì 6 dicembre nel corso della riunione della Quarta Commissione, è stato presentato dall’Assessore regionale alla Sanità, Paolo Monferino, il documento programmatico della rete ospedaliera piemontese.

«Nella predisposizione del documento – ha dichiarato l’assessore – abbiamo cercato di dare priorità alle aree più critiche, e in modo particolare a quelle di Torino e della provincia torinese, basandoci su criteri equilibrati e validi per tutto il territorio: la revisione della rete ci porterà ad un numero di posti letto complessivo coerente con le normative nazionali, ma in grado di rispondere alle esigenze del territorio».

Nella nuova mappa ospedaliera, il torinese vedrebbe però il taglio di sette ospedali. Iniziamo da Torino. Al Valdese dal 1° gennaio 2012 chiuderanno tutti i servizi ad eccezione momentaneamente di ginecologia, che andrà alla Città della Salute (Sant’Anna o Molinette) e quello di oculistica che andrà prima all’Oftalmico e poi alla Città della salute. L’altra struttura ad essere cancellata sarà l’Oftalmico, la cui chiusura è prevista per il 30 giugno 2013. L’oculista verrà quindi concentrata nella Città della Salute.

In provincia invece chiude Torre Pellice mentre Venaria e Avigliana, sono destinati a diventare centro di assistenza primaria. Pomaretto si trasforma in una residenza sanitaria assistita e Castellamonte diventa struttura per la continuità assistenziale.

Altre strutture saranno invece depotenziate, l’ospedale Martini a Torino il San Luigi di Orbassano, mentre il Mauriziano vedrà aumentare l’attività.

«Le scelte compiute potrebbero essere raccolte in un libro bianco intitolato “Lo spreco della lotta agli sprechi” – è stato il commento dell’ex assessore alla Sanità della Regione Piemonte,  Eleonora Artesio – Quanto si spreca per riqualificare il Valdese dove si sono rifatte di recente le sale operatorie ora destinate alla chiusura? Quanto si spreca a disdire gli accordi sulle Case della Salute con progetti già avviati o come quelli di Cuneo sul polo della riabilitazione? Sono questi solo alcuni esempi di scelte fatte per ridurre costi che ne produrranno invece di ulteriori, tagliando nel contempo i servizi».

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