Cronaca
Loach: pieno sostegno ad Altieri e a chi lotta per cambiare le cose
E’ ricorso all’ironia, alle metafore, ma non ha rinnegato nulla di quanto detto in passato il regista inglese Ken Loach nell’incontro con gli ex-dipendenti Rear, avvenuto come annunciato, stamane al cinema Ambrosio. “Già a luglio avevo fatto presente la vostra questione alla direzione del Torino Film Festival. A novembre però non è successo nulla, senza che nessuno abbia parlato con nessuno o tentato il loro reintegro. Ecco perché ho voluto gettare la cacca nel ventilatore”.
Il maestro, accompagnato dallo sceneggiatore Paul Laverty, ha poi scatenato applausi a scena aperta dal folto pubblico quando ha aggiunto: “Chiedere che le cooperative si auto-riducano lo stipendio è come chiedere a un tacchino di votare per il Natale”.
Piena solidarietà, dunque, a Federico Altieri, l’ex-dipendente della cooperativa che ha portato il regista di “Terra e Libertà” a non ritirare il premio Gran Torino. Una scelta che il settantaseienne cineasta, palma d’oro a Cannes nel 2006, ha ribadito con forza: “Prendere un premio è importante, ma ce n’è uno ancora più grande: essere parte di questa lotta. combattere sia per i lavori di Federico, ma anche preoccuparci del futuro sul lungo periodo. Per questo sono molto contento di essere con voi oggi, perché state modificando una via”.
Spazio quindi agli ex-collaboratori di Rear che hanno ripercorso le vicende legate al loro passato anche alla Reggia di Venaria e ricordato che: “il lavoro, la casa non sono un privilegio ma un diritto”.
Il sindacato Usb ha, infine, avanzato la provocatoria proposta che il prossimo direttore del Tff sia proprio Loach, «l’unico che finora si è preoccupato delle condizioni reali di chi lavora» nell’ambito della produzione culturale.
Dal canto suo Rear, in un comunicato, ribadisce che i motivi del licenziamento di Altieri riguardano l’inopportunità dell’uso e della motivazione della famosa maglietta “E adesso sospendeteci tutti” (a sostegno dei tifosi di Torino e Fiorentina sospesi per i tafferugli dopo una partita) e auspica che il regista sia stato poco informato in merito.
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