Presentato a Torino il nuovo Servizio Ferroviario Metropolitano, si parte domenica 9 dicembre

Il nuovo servizio ferroviario metropolitano torinese (SFM) è stato presentato quest’oggi alla Mole Antoneliana. Alla presentazione erano presenti il presidente della Regione Piemonte Roberto Cota, l’assessore regionale ai Trasporti Barbara Bonino, il sindaco di Torino Piero Fassino, l’amministratore delegato di Ferrovie dello Stato Italiane Mauro Moretti e l’amministratore delegato di Gtt Roberto Barbieri. Lo speciale sul Servizio Ferroviario Metropolitano di QP. Il servizio sarà attivo a partire da domenica 9 dicembre con cinque linee, che attraversano 60 comuni: Pont-Rivarolo-Chieri, Pinerolo-Chivasso, Torino-Aeroporto di Caselle-Ceres,
Torino-Susa/Bardonecchia, Torino-Bra, in tutto 256 treni al giorno che serviranno settantacinque stazioni,un’opera notevole, dal costo complessivo di 1.4 miliardi.

“Siamo orgogliosi di offrire agli utenti torinesi e piemontesi un servizio che era atteso da vent’anni  finalmente anche il nostro capoluogo potrà vantare un network di trasporti pubblici paragonabile alle più moderne realtà europee – spiega  con soddisfazione il presidente Cota – I treni dell’Sfm saranno utili non solo per pendolari e studenti della Provincia, ma anche per i torinesi, che li potranno utilizzare come una nuova linea di metropolitana. Basti pensare che tra Stura e Lingotto nelle ore di punta ci saranno treni ogni dieci minuti, che impiegheranno a percorrere quella tratta circa 15 minuti, contro gli oltre 45 che impiega attualmente un tram della linea 4”.

Il sistema dell’Sfm vedrà continue implementazioni nei prossimi anni, il programma infatti prevede di passare da cinque a nove linee entro il 2015. “L’inaugurazione di oggi non rappresenta per noi un punto di arrivo – ha dichiarato l’assessore Bonino – ma l’inizio di una nuova fase di progetti per estendere la rete dell’Sfm.

Alla presentazione è intervenuto anche l’ad di Ferrovie dello Stato, Mauro Moretti, che ha dichiarato: “Bisogna promuovere una politica dei trasporti orientata alla ferrovia, smettere di dare un miliardo di euro all’anno ai camionisti, siamo l’unico Paese nel mondo civile a farlo, e utilizzare risorse per il combinato ferroviario e per sostenere il trasporto ferroviario merci”

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